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PER CARLO PETRINI, “LA CRISI STA PRODUCENDO UN CAMBIAMENTO EPOCALE” E L’ITALIA HA IL DOVERE DI RISCOPRIRE IL SUO “ARTIGIANATO ALIMENTARE”. PER IL FODATORE DI SLOW FOOD SI TRATTA DI UN “ATOUT IMPORTANTE PER LA NOSTRA ECONOMIA”

Non Solo Vino
Carlo Petrini

“La crisi - spiega Carlo Petrini, fondatore di Slow Food - sta producendo un cambio epocale. E ci dice anche che bisogna rivitalizzare quella gran parte dell’artigianato alimentare che l’Italia, con poca visione, ha abbandonato: è un atout importante per la nostra economia. Tenendo ben presente che l’economia che ruota attorno al cibo non si esaurisce, come invece trasmettono i messaggi mediatici, nella ricettistica o nei concorsi di cucina, ma è un settore multidisciplinare, che richiede un approccio complesso”.

Ecco il messaggio, lanciato da Petrini a “Io lavoro”, edizione n. 14, la manifestazione che richiama 10 mila giovani (e meno giovani), organizzata due volte all’anno a Torino dall’Agenzia Piemonte Lavoro, la prima ospitata dallo Juventus Stadium.

Insomma, c’è tutto un mondo da riscoprire per rilanciare l’economia reale e ricreare posti di lavoro persi: l’agro-alimentare ed i vecchi mestieri artigiani legati ai prodotti delle terra.

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