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UN MENU DA PAPI? DALL’ERBA MATTA ALLA BORRAGINE FRITTA, IL TUTTO “ANNAFFIATO” CON DEL BUON VINO DEI CASTELLI. LO STORICO RISTORANTE PAGNANELLI DI CASTELGANDOLFO IPOTIZZA IL PRANZO PERFETTO DA PROPORRE AL PAPA EMERITO BENEDETTO XVI E A PAPA FRANCESCO

Un menu da papi? Dall’erba matta alla borragine fritta, passando per una carbonara delicata, il tutto “annaffiato” con del buon vino dei Castelli per due ospiti d’eccezione. Piatti legati ai prodotti della terra. Ecco quello che lo storico ristorante Pagnanelli di Castelgandolfo proporrebbe al Papa emerito Benedetto XVI e a Papa Francesco, in occasione del loro incontro previsto per domani nella cittadina dei Castelli.
“Il primo - dice Gabriele Mariani, della famiglia Pagnanelli - non può che essere a base di fettuccine fatte a mano da noi, presentate con i colori del Vaticano. La famosa Papalina, una sorta di carbonara delicata. A seguire un buonissimo abbacchio a scottadito o, a scelta, del pesce di lago. Accanto, un piatto di “erbe matte” con cacio e pepe e borragine fritta con mozzarella e alici. Sono insalate dei nostri campi che andiamo a raccogliere tutti i giorni per poi servirle fresche sui nostri tavoli. Un cocktail di sapori della nostra terra che sicuramente piacerebbe ai due illustri ospiti. Per non parlare dell’olio che prepariamo sempre noi in una fattoria a Velletri, così come il pane. Dopo un primo momento di stupore - spiega Gabriele Mariani - il servizio che il ristorante offrirebbe al Papa emerito Benedetto XVI e a Papa Francesco, sarebbe genuino ed educato, dall’accoglienza ai saluti. Del resto, la nostra caratteristica è proprio quella di avere un approccio uguale per lo sconosciuto così come per le persone famose che sono venute da noi: da Robert De Niro a Nicholas Cage, da Daniel Day Lewis a Catherine Zeta Jones. Gente famosa certo - continua Mariani - ma che per noi non fa la differenza. Chi si siede alla tavola di Pagnanelli sa che viene trattato sempre con cortesia e amorevolezza a prescindere dal cognome che porta. Anche se per Papa emerito Benedetto XVI e Papa Francesco l’emozione e la soddisfazione di averli come ospiti non avrebbe paragoni. In attesa di averli come ospiti, come si dice “non si sa mai nella vita”, in questi ultimi giorni abbiamo registrato qualche affare in più con i giornalisti, piuttosto che con i pellegrini. Per noi, avere il Papa a due passi in modo stabile è inusuale e, anche se vivere a due passi dalla sede papale è normalissimo, ci rincuora sapere che non torna a Roma. Se poi i guadagni non salgono, non è un problema: l’importante è avere la fortuna di stare accanto alla villa pontificia”.
Fonte: Adnkronos

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