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SECCO “NO” DAGLI AGRICOLTORI E DALLE COOPERATIVE EUROPEE (COPA E COGECA) ALLA PROPOSTA LANCIATA DA BRUXELLES DI TAGLIARE DEL 5% I PAGAMENTI DIRETTI UE 2013 AGLI AGRICOLTORI. IN ITALIA, INVECE, QUASI IL 90% DELLE AZIENDE POTREBBE SFUGGIRE AL TAGLIO

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Tagli in vista in agricoltura

Secco “no” dagli agricoltori e dalle cooperative europee (Copa e Cogeca) alla proposta lanciata da Bruxelles, di tagliare di quasi il 5% i pagamenti diretti Ue 2013 agli agricoltori, a carico del bilancio agricolo 2014 dell’Ue. E questo a causa dei tagli al bilancio 2014-2020 decisi lo scorso febbraio dai capi di stato e di governo dell’Ue. È salva per ora, invece l’Italia con oltre un milione dei suoi agricoltori quasi il 90% del totale, che sfuggiranno al taglio visto che riceve dall'Ue contributi diretti fino ad un massimo di 5.000 euro, che dovrebbero essere, in base alla proposta, comunque garantiti.

Così, nonostante la Commissione Ue abbia previsto un’esenzione per i primi 5.000 euro di contributi, il segretario generale di Copa e Cogeca, Pekka Pesonen, parla di proposta “shock”, considerando che “il taglio non era stato pianificato e rischia di compromettere importanti decisioni di investimento già assunte dagli agricoltori, aggravando l’attuale crisi economica”.

Pesonen ricorda poi “che i redditi degli agricoltori sono già la metà del livello del reddito medio e che i produttori, soprattutto nei Paesi del Sud, sono stati colpiti gravemente dalla recessione economica”. Insomma, le organizzazioni agricole e cooperative dell’Ue non ci stanno ed esortano Parlamento e Consiglio Ue a respingere la proposta garantendo invece un bilancio europeo forte, per assicurare la crescita di un settore, quello dell’agroalimentare, che impiega quasi 40 milioni di persone.

Ma per quanto riguarda l’Italia, oltre un milione dei suoi agricoltori, quasi il 90% del totale, sfuggiranno al taglio del 5% sui pagamenti diretti se verrà accolta l’esenzione per i primi 5.000 euro proposta dalla Commissione europea. Il dato emerge dalla relazione finanziaria sui pagamenti diretti per il 2011, secondo cui “l’87,13% degli agricoltori italiani - ossia 1,077 milioni di persone - riceve dall’Ue contributi diretti fino ad un massimo di 5.000 euro”. Diverse saranno le conseguenze se invece prevarrà l'applicazione della disciplina finanziaria a partire da una soglia di 2.000 euro, come discusso dal Consiglio Ue nell'ambito della riforma della Pac. In questo caso, a beneficiare dell’esenzione in Italia sarebbero 915.000 produttori, ossia il 74% dell’1,24 milioni che rappresentano l’agricoltura italiana.

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