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FUGA ALL’ARIA APERTA E ALL’INSEGNA DEL “GREEN”? È IL TURISMO NATURA CHE TORNA IN VOGA E BATTE LA CRISI: OLTRE 100 MILIONI DI PRESENZE NEL 2012 (+2%). COSÌ COLDIRETTI IN VISTA DI UN PRIMO MAGGIO NEL VERDE. FOCUS: 10 MOSSE PER UN BARBECUE “STELLATO”

Non Solo Vino
Per il 1 maggio è fuga in campagna: il turismo natura torna in voga alla grande e batte la crisi

Una fuga dallo stress giornaliero, ma non molto distante, all’aria aperta e all’insegna del “green”? È il turismo naturale, che stuzzica l’appetito turistico di sportivi, nostalgici, curiosi, ambientalisti, ma non solo, perché ormai è tornato in voga: salutare, all’insegna del relax, e soprattutto economico, che si sa in tempi di difficile congiuntura economica non è mai un optional. Una formula turistica che si dimostra vincente e che batte la crisi con un record di oltre 100 milioni di presenze in parchi e aree protette nel 2012, in aumento del 2%, un fatturato ad un passo dagli 11 miliardi di euro. A scattare la fotografia del turismo naturale in Italia è Coldiretti sulla base del Rapporto Ecotur, proprio, in occasione della Festa del lavoro del primo maggio, che ormai è alle porte. E se il barbecue è la vostra passione ecco che arrivano trucchi e i segreti per una grigliata “stellata” dai Masterchef del Polli Cooking Lab, l’Osservatorio internazionale sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, da Filippo La Mantia a Pietro D’Agostino, fino a Fabio Baldassarre.
In questo contesto, precisa la Coldiretti, un vero boom si registra per il turismo ecologico e ambientale per i costi contenuti, l’elevato valore educativo e la pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze, in un Paese come l’Italia che può contare su ben oltre 800 parchi e aree naturali protette che coprono ben il 10% del territorio nazionale. Il fatturato complessivo del turismo natura in Italia, sottolinea la Coldiretti, è, infatti, ad un passo dagli 11 miliardi di euro e se le attività sportive sono la principale motivazione con una quota pari al 48% non manca chi è attratto per il relax (23%) e l’enogastronomia (15%). Il turista tipo ha un alto indice di scolarizzazione (il 41% ha una laurea, il 46% un diploma e solo il 13% un titolo inferiore) ed è giovane: il 51% ha meno di 30 anni, ed il 35% fra i 31 ed i 60 anni. Rilevante la presenza di stranieri con un indice di internazionalizzazione al 39%. Sempre di più la vacanza naturale si concilia poi con il week end o con il week end lungo, scelto nel 42% dei casi e per quanto riguarda l’alloggio se circa il 25% sceglie gli hotel e il 19,5% gli agriturismi, crescono le case private al 14% e soprattutto il camper, che balza dal 6,5 all’11% del 2012. Peraltro molte aziende agrituristiche, continua la Coldiretti, si sono attrezzate con l'offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all'acquisto dei prodotti aziendali di campagna amica.
Secondo le prenotazioni di Terranostra (www.terranostra.it) gli agriturismi sono molto gettonati per la capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche ma, sottolinea la Coldiretti, anche per l’offerta di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l'equitazione, il tiro con l'arco, il trekking mentre in quasi la metà non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Le aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo, conclude la Coldiretti, sulla base dei dati Istat, sono oltre 20.000, in leggera crescita del 2,2% su base annua.
E se è già tutto pronto, griglia, carbonella e tutto l’occorrente che gli appassionati delle grigliate non possono non avere ecco che al “kit” del barbecue perfetto arrivano i consigli e i trucchi del mestiere dei master chef del Polli Cooking Lab, che ha intervistato oltre 110 chef stellati e raccolto le loro dritte. Così, Filippo La Mantia e altri maestri della cucina italiana indicano come cucinare all’aria aperta con gusto e qualità, puntando su prodotti di stagione, leggeri e facili da preparare, in pieno stile Easy Cooking, l’innovativo approccio che va oltre i confini del classico libro di ricette e si basa su prodotti naturali, adatti a creare un pasto di qualità con il minimo sforzo. Gli chef stellati, spiega il Polli Cooking Lab, consigliano agli amanti delle scampagnate e delle gite fuoriporta prodotti di stagione (81%), legati alla tradizione della cucina italiana (51%). Alcuni esempi? Carni (81%), Verdure (75%), pizze rustiche (69%), pesce (65%), ricotta di pecora (57%), frutta (49%). Filippo La Mantia, dell’Hotel Majestic di Roma, molto legato alla tradizione culinaria siciliana, dai suoi personali consigli. “Il ponte del 25 aprile è sempre caratterizzato da prodotti stagionali. Quindi largo alla ricotta di pecora, alle fave, ai piselli, ai carciofi, agli asparagi. Prediligo menu vegetariani. La fantasia ci porta a realizzare timballi di pasta infornati, alle pizze rustiche, alle frittate con gli asparagi, al pane tostato con caciocavallo e miele”. Lo chef invita gli italiani a realizzare barbecue nel segno della consapevolezza: “ovviamente per fare un buon barbecue ci vuole esperienza ed arte. Mai a cose improvvisate, soprattutto in presenza di bambini ed anziani. Quindi va preparato due ore prima in modo da formare la carbonella giusta per non aggredire i cibi e bruciarli. Non dimenticate i carciofi alla brace con un intingolo di olio, limone e menta”.
Pietro D’Agostino, del ristorante “La Capinera” di Taormina, consiglia agli italiani cosa è importante avere con sé in viaggio. “Personalmente consiglio di portarsi dietro delle insalatone, molta carne, del couscous freddo e realizzare ottimi spiedini di pesce, di carne, e di verdura. La bella stagione è il periodo dell’anno in cui vanno bene le melanzane, le verdure in alta stagione, il carciofo, massima espressione per cui si fanno conserve sottolio e sottaceto. Questi preparati sono emblema della cultura e della tradizione italiana”. Immancabile un piccolo accorgimento per evitare spiacevoli contrattempi. “Consiglio di mettere i condimenti dopo la cottura. Ad esempio, non mettere la carne a marinare nell’olio, onde evitare fumi fastidio per chi sta a fianco”.
Anche Fabio Baldassarre, masterchef del ristorante “Unico” di Milano, consiglia “scampagnate intelligenti”: “per il barbecue occorre trovare uno spazio adatto per cucinare in sicurezza. In questa stagione, ci si può divertire con la scelta degli ingredienti, partendo dalle materie prime, soprattutto verdure fresche. Varietà che riguarda anche i vari tipi di carne: dalle bistecche al manzo al pollo, oppure le cosce di coniglio. Consiglio di condire le pietanze la sera con un pochino d’olio, bucce di agrumi, arance, limone, erbe aromatiche, in modo che siano già gustose quando vengono poi cotte sulla griglia”. Spazio anche alle specialità della stagione. “In questo periodo dell’anno sono molto buoni i formaggi di capra, che si possono passare sopra la piastra. Per i barbecue ultimamente sono state ideate nuove piastre che si appoggiano sopra le griglie, dando la possibilità di realizzare una cottura più uniforme. Consiglio, infine - conclude Baldassarre - di usare molta verdura per accompagnare il tutto, e di utilizzare erbe aromatiche come crescione, spinacini, basilico”.

Focus - 10 mosse per un barbecue coi fiocchi: le dritte dei Masterchef
1 - Scampagnata con semplicità: semplicità è la parola d’ordine anche fuori le mura domestiche: bastano prodotti naturali e leggeri che aiutano il metabolismo, facili sia da portare con sé, sia da preparare al momento e che rinfrescano il corpo provato dai primi caldi.
2 - Basta un poco di creatività e la festa comincia: per un barbecue di successo non possono mancare fantasia e creatività nell’abbinare verdure e carne secondo il gusto personale.
3 - Poca improvvisazione, molta esperienza: per fare un buon barbecue ci vuole esperienza ed arte. Mai a cose improvvisate, soprattutto in presenza di bambini ed anziani.
4 - Tempo di primavera, sì a prodotti di stagione sulla griglia: non è barbecue senza carni, verdure, erbe aromatiche e pesce. È possibile variare secondo le occorrenze, ma l’importante è utilizzare prodotti stagionali.
5 - La verdura su tutto: rigorosamente di stagione, in versione crudité, grigliata, o in versione mix, come le gustose insalate catalana con pomodori e cipolla rossa, oppure già pronta, come sottoli, melanzane e sottaceti: l’importante è non dimenticarla. La verdura su tutto.
6 - Carne bianca sinonimo di leggerezza: per un barbecue con i fiocchi non può mancare la carne, simbolo di convivialità. Sì soprattutto a carni bianche, in particolare il pollo arrosso o il pollo alla diavola, da tenere il fuoco lontano, per far scolare il grasso.
7 - Poco sale e tanto gusto naturale: attenzione a non esagerare però con il sale, che disidrata gli alimenti.
8 - Non dimenticare la marinatura per un barbecue da Oscar: la marinatura aiuta a tenere umida la carne. Da preferire con verdure, pomodori, erbe e spezie, ma anche latte di cocco, curry, aneto.
9 - Occhio alla fiamma: la brace va preparata due ore prima in modo da formare la carbonella giusta per non aggredire i cibi e bruciarli. Per una cottura sana e omogenea, occorre tenere il fuoco basso altrimenti si brucia l’alimento e può diventare dannoso alla salute.
10 - Non dimenticare il kit: mai iniziare un barbecue senza il kit necessario con cui cucinare nel modo più comodo possibile: per questo è bene equipaggiarsi di forchettoni e spiedini con cui “domare” la carne dalle fiamme.

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