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LA COMMISSIONE EUROPEA, CON IL SOSTEGNO DI 15 PAESI MEMBRI (TRA CUI L’ITALIA), HA DECISO DI BANDIRE IN EUROPA, DAL 1 DICEMBRE 2013, TRE INSETTICIDI NEONICOTINOIDI, RITENUTI TRA I RESPONSABILI DELLA MORTE DELLE API

La Commissione Europea, con il sostegno di 15 Paesi membri, (tra cui l’Italia), ha deciso di bandire in Europa, dal 1 dicembre 2013, tre insetticidi neonicotinoidi (imidacloprid, thiamethoxam e clothianidin), ritenuti tra i responsabili della morte delle api. La Commissione ha inoltre chiesto a Syngenta, BayerCropScience e Sumitomo Chemical (i produttori di questi tre principi attivi) di fornire, nel corso del periodo di bando, dati specifici sul rischio dell’esposizione delle api ai pesticidi attraverso il polline, il nettare, la melata e l’acqua di guttazione. “Il divieto di impiego degli insetticidi sistemici - spiega Francesco Panella, portavoce del Coordinamento Europeo degli Apicoltori - è il primo passo nella giusta direzione per salvare le api e la vita dei campi, per riaffermare il valore delle buone pratiche agricole e per preservare la fertilità dei suoli europei. Facciamo sì che in futuro la Commissione europea lavori per sviluppare una politica coerente che leghi l’agricoltura alla natura e alla vita”.
Stephanie Roth, responsabile della campagna per ARC2020 ha commentato: “la capacità della Commissione di far rispettare il divieto è dovuta a un’azione senza precedenti dei cittadini in tutta Europa. Milioni di persone, dal Regno Unito alla Bulgaria, dalla Germania alla Grecia, hanno scritto ai loro Ministri rendendo possibile questo cambiamento. Ora è necessario rimanere vigili per garantire che i pesticidi nocivi, compresi i neonicotinoidi, rimangano vietati per sempre”.

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