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QUESTIONE DI REDDITO: PER LE SOCIETÀ AGRICOLE CHE NON LO HANNO SCELTO (O NON HANNO POTUTO FARLO) ENTRO IL 2012, STOP DAL 2013 ALLA POSSIBILITÀ DI PAGARE LE TASSE SU BASE CATASTALE. COSÌ L’AGENZIA DELL’ENTRATE. CONFAGRICOLTURA PROMETTE BATTAGLIA

Il pericolo sembrava scampato, e invece no: le società agricole, dal 2013 in poi, dovranno pagare le tasse sul reddito di impresa e non su base catastale, come per esempio avviene per le imprese individuali. Una norma contenuta nella Legge di stabilità, e contro la quale organizzazioni di categoria come Confagricoltura, per esempio, si erano subito dette contrarie. Ottenendo di fatto un’interpretazione della legge che consentiva, di fatto, di poter optare per il reddito su base catastale almeno per il 2013 e il 2014. Ora invece una circolare dell’Agenzia delle Entrate ha fatto marcia indietro, visto che potranno optare per il regime catastale solo le società che avevano già scelto di farlo entro il 2012. Tradotto, una società agricola nata dal 1 gennaio 2013, o che ha acquisito i requisiti previsti inizialmente per poter usufruire del regime catastale, è esclusa da questa vantaggiosa possibilità. Una norma che era nata per consentire alle imprese agricole di crescere in dimensione evolvendosi in società di persone e capitali, in un processo che aveva preso il via con decisione, e che viene così arrestato. E, al di là di come la si pensi, è comunque l’ennesimo cambiamento di regole in corsa, che di ceto non favorisce la progettualità imprenditoriale in un settore tanto delicato come l’agricoltura, dal momento che così vanno rivisti business plan, investimenti e così via. Una vicenda sulla quale, comunque, Confagricoltura promette battaglia.

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