02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

QUANDO IL FOOD INCONTRA IL SOCIAL È SUBITO MANIA. IMPAZZA SUI SOCIAL MEDIA IL TEMA ALIMENTARE: FOTOGRAFARE IL CIBO E LINKARLO STA DIVENTANDO UN CULT E INSTAGRAM SI FA FOODSTAGRAM. MA PER GLI ESPERTI POTREBBE ESSERE IL SEGNO DI UN DISTURBO ALIMENTARE

Quando il food incontra il social è subito mania. Ormai impazza la tendenza al sempre più utilizzo dei social media, da Facebook a Twitter, ma anche a quelli dedicati ai video come YouTube e alle immagini come Instagram e mano a mano che cresce il loro utilizzo a suon di click, crescono anche le condivisioni sul tema alimentare, tanto che fotografare il cibo e linkarlo sta diventando un vero e proprio cult, specialmente fra gli utenti di Instagram, fino a portare alla creazione di un neologismo virtuale: il cosiddetto Foodstagram, la tendenza a fotografare e poi postare il cibo che si ha nel piatto. Ma questo trend, per gli esperti, potrebbe avere un lato oscuro che porta alla luce il rapporto che la società occidentale ha con il cibo, che in questo caso sembra diventare quasi morboso, una specie di ossessione digitale da cibo. Così che alcune opinioni mediche rilevano come fotografare compulsivamente il cibo indicherebbe un disturbo alimentare. E fra i nuovi trend legati al food, che sono sempre segnali di questi disordini, fanno capolino il Food Porn, la “pornografia alimentare”, e il tatoo del piatto preferito.
Non sono pochi, dunque, coloro che condividono il cibo che stanno che mangiare in rete, vista l’invasione degli scatti “alimentari” sui social network. Che potrebbero però essere indice di un problema. Ma anche se mangiare è ancora più piacevole che fotografare il cibo, farlo continuamente potrebbe indicare comunque una situazione complessa. E più in generale, il cosiddetto fenomeno del Foodstagram sta dando parecchio materiale su cui riflettere a medici e ristoratori. In quest’ultimo caso, non sono pochi i locali che vietano espressamente di fotografare le pietanze ordinate. E dal punto di vista sanitario, ci sono opinioni mediche che rilevano come fotografare compulsivamente il cibo indicherebbe un disturbo alimentare. La dottoressa Valerie Taylor, a capo del reparto psichiatrico del Women’s College Hospital all’Università di Toronto, è proprio di questo avviso: “per alcuni il cibo è diventato un’ossessione, il centro della vita sociale. E tutto quello che comunicano è incentrato si questo argomento. Quando un utente diventa monotematico - spiega Taylor - ed esclude tutte le altre componenti dalla sua condivisione di informazioni, ovvero si focalizza solo sul cibo e trascura ad esempio i luoghi, la compagnia, l’evento, la stagione, allora può esserci un problema”.
Infine, altre analisi suggeriscono il collegamento tra il fenomeno Foodstagram, declinato nel meno sottile Food Porn, “pornografia alimentare”, all’aumento di peso e a disturbi alimentari di vario tipo. E non finisce tutto nel digitale: sempre con le immagini, ma fuori da Instagram, una tra le ultime mode è tatuarsi il piatto preferito, se non l’insegna del ristorante o del fast food di cui si è clienti. Un’ossessione da cibo insomma, elemento intorno a cui ruota tutta un’esistenza e non più semplice “carburante” per il corpo o semplice piacere per il palato.
Fonte: www.repubblica.it

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli