LA DOC ORCIA, LA “DENOMINAZIONE DELL’UNESCO”, SCEGLIE DONATELLA CINELLI COLOMBINI, SIGNORA DEL BRUNELLO E DELL’ENOTURISMO, COME NUOVA GUIDA. “I VINI SONO BUONI, C’È GRANDE PASSIONE DEI PRODUTTORI, E RISORSE IMPORTANTI COME TURISMO E BELLEZZA”

Metti insieme una delle poche denominazioni del vino mondiale il cui territorio coincide con quello “protetto” dal titolo di Patrimonio dell’Umanità Unesco, la voglia di emergere con un prodotto nuovo, e la guida di una delle donne più importanti del vino del Belpaese, sia perché esponente di una delle famiglie storiche di un vino come il Brunello di Montalcino, sia perché tra le pioniere di quello che è diventato negli anni un fenomeno di massa. Ecco la Doc Orcia, che ha scelto come nuova presidente del Consorzio (con 37 aziende) della giovane denominazione toscana (secondo alcuni “la più bella del mondo”, nata nel 2000 nel giorno di San Valentino) Donatella Cinelli Colombini.
“I vini sono buoni e manifestano tutto l’impegno e la passione dei produttori che nella stragrande maggioranza fanno tutto direttamente: dalla vigna alla vendita delle bottiglie - spiega Donatella Cinelli Colombini - e in un mondo globalizzato, la Doc Orcia resta il vino concepito e amato come “prodotto familiare””, anche se sono presenti e attivi consulenti agronomi ed enologi impegnati nella produzione di Orcia Rosso, con almeno il 60% di Sangiovese, e Orcia Sangiovese, entrambi anche nella tipologia Riserva, Orcia bianco, rosato e Vin Santo. Un vino prodotto in un territorio che trae dal turismo il principale motore economico come dimostrano 1.800.000 presenze turistiche registrate solo nel 2012.
“Proprio la bellezza del territorio della Doc Orcia e i turisti che ogni anno vengono a visitarlo - aggiunge Donatella Cinelli Colombini - sono la principale destinazione commerciale della giovane denominazione, nata fra due colossi come il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano”.
Info: www.consorziovinoorcia.it