02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

BARILLA CHIUDE IL 2012 CON UNA CRESCITA DEL FATTURATO DEL 2%, A QUOTA 4 MILIARDI. L’OBIETTIVO, PER IL 2020, E’ RAGGIUNGERE I 6 MILIARDI, AGGREDENDO I MERCATI DEL SUD AMERICA E DELL’ASIA, COME SPIEGANO L’AD COLZANI ED IL PRESIDENTE GUIDO BARILLA

Non Solo Vino

Barilla chiude il 2012 con una crescita del fatturato a quota 4 miliardi (+2%) ma con un utile “che soffre”: come spiega il presidente Guido Barilla, il risultato netto è sceso infatti del 21,1% a 60 milioni. Ragione della flessione è la decisione del gruppo “di non pesare sui consumatori, mantenendo i prodotti a prezzi contenuti”. In frenata anche il margine operativo lordo a 433 milioni (-9,2%), mentre l’indebitamento è migliorato passando da 688 a 574 milioni.

L’obiettivo, per il gruppo di Parma, nonostante le difficoltà del periodo, è ambizioso: raddoppiare il fatturato da qui al 2020, puntando su una crescita organica che partirà dal Brasile, con il primo piatto all’italiana come elemento trainante. Lo prevede il piano strategico del gruppo, annunciato oggi dall’amministratore delegato, Claudio Colzani. In 7 anni la multinazionale della pasta conta di portare il fatturato a quota 6 miliardi di euro, contro gli attuali 3,2 miliardi, escludendo le attività del gruppo tedesco Lieken, in via di dismissione. “La crescita sarà aggressiva in Sud America e Asia, che ora contano solo per il 4% del fatturato” spiega Colzani, sottolineando che “il primo all’italiana, quindi pasta e sughi, farà da traino, accompagnato da un rafforzamento della leadership nei prodotti da forno. Barilla poi continuerà ad investire ossessivamente sulla qualità dei prodotti e si impegnerà ad interpretare i bisogni dei consumatori locali”. Andando nello specifico, la multinazionale concentrerà la sua attenzione sul Brasile, un Paese caratterizzato da “un mercato della pasta maturo come pochi altri paesi al mondo”, come spiega il presidente, Guido Barilla. Qui il gruppo punta ad incrementare il fatturato fino a 100 milioni di euro nel 2016 contro i 18 milioni del 2012. Ma l’obiettivo è anche quello di consolidare la propria posizione in Europa e negli Stati Uniti. Non a caso, a New York aprirà un nuovo ristorante, “Accademia Barilla”, negli ultimi mesi del 2013. Ma l’azienda non esclude neanche “acquisizioni nei Paesi con crescita a due cifre, dove il marchio non è presente”, mentre continua ad escludere la quotazione in Borsa: “non è nei nostri progetti, né in Italia né altrove”, conclude, lapidario, il presidente.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli