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EXPORT RICETTA ANTICRISI ANCHE PER I DOLCI: IL DOLCIARIO CHIUDE IL 2012 CON UN FATTURATO DI 17 MILIARDI DI EURO, EXPORT A +6,2% IN VOLUME E +11% IN VALORE. I MERCATI PRINCIPALI SONO GERMANIA, FRANCIA, USA. ECCO IL SETTORE ON STAGE A “TUTTOFOOD” 2013

Export ricetta anticrisi anche per dolci e gelati: il dolciario ha chiuso il 2012 con un fatturato di 17 miliardi di euro, in positivo anche nel mercato interno, ma che ha visto le esportazioni crescere del 6,2% in volume e dell’11% in valore. I principali mercati di riferimento sono Francia e Germania, mentre trai Paesi extra Ue gli Stati Uniti sono il primo mercato. Ecco la fotografia del settore scattata a “TuttoFood”, la rassegna dell’agroalimentare di scena a Milano, oggi e domani (info: www.tuttofood.it).
Ancora una volta quindi a dare buone prospettive è l’esportazione: il settore dolciario è il primo polo dell’industria alimentare italiana. I principali mercati di riferimento, dunque, sono la Francia e la Germania, che hanno assorbito rispettivamente 135.000 tonnellate di prodotti (per un valore di circa 528 milioni di Euro) e 113.000 tonnellate (per 356 milioni di Euro), mentre tra i Paesi extra Ue primo mercato sono gli Stati Uniti con 30.933 tonnellate importate per circa 130 milioni di Euro di valore.
Ma la scalata all’export dell’agroalimentare non finisce qui: bene anche l’olio italiano, specialmente quello di qualità e intanto si profila l’opportunità offerta da nuovi mercati, con ottime stime per le future esportazioni. I salumi italiani di breve stagionatura possono finalmente arrivare negli Stati Uniti dal prossimo 28 maggio, anche se la fine di un divieto “storico” riguarda solo gli insaccati prodotti nelle regioni italiane del Nord. Per le aziende che li producono si prevede una crescita potenziale dell’export di 10 milioni di euro nel 2014 che andranno ad aggiungersi alle oltre 5.800 tonnellate di salumi vendute nel 2012 in Usa, un mercato che cresce del 30% l’anno.

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