L’agricoltura, nel primo trimestre del 2013, è il solo settore che fa segnare un aumento del valore aggiunto sia in termini congiunturali (+4,7%) che tendenziali (+0,1%), che è stato peraltro accompagnato nello stesso periodo da un aumento delle assunzioni dello 0,7%, in netta controtendenza con l’andamento recessivo del Pil e degli occupati dell’industria e dei servizi. A dirlo i dati Istat, tanto più significativi, per l’agricoltura, se paragonati al dato generale nazionale, che parla di una calo del 2,4%, soprattutto a causa delle flessioni dell’industria (-4,1%) e dei servizi (-1,4%). “I dati Istat ci parlano oggi di un comparto in salute che nonostante una recessione senza precedenti - commenta il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo - riesce a produrre, esportare e anche ad assumere. Non abbiamo bisogno di pericolose avventure, ma dobbiamo consolidare la nostra strategia in tre punti: identità, qualità e legalità. Il merito dei risultati è esclusivamente degli agricoltori e delle loro organizzazioni di categoria. Il Governo deve sostenere i loro sforzi a cominciare da una semplificazione di leggi e regolamenti che incentivi la creatività e l’impegno, per produrre sempre meglio e consolidare il sistema Italia sulla radici dell'eccellenza e della genuinità. La cessione dei terreni demaniali ed altri provvedimenti che saranno portati all'attenzione del consiglio dei ministri vanno in questa direzione. Ma senza la fiducia delle istituzioni, degli operatori e del mercato ogni nostro sforzo resterà vano”.
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