Le imprese aderenti ad Assobibe, l’associazione degli industriali delle bevande analcoliche di Confindustria, “hanno scelto volontariamente fin dal 2006 di evitare pubblicità o marketing diretto ai bambini sotto i 12 anni”. Così i produttori italiani di bevande rispondono al monito lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla pressione pubblicitaria di alcuni alimenti che possono contribuire al dilagare dell’obesità infantile. Secondo una ricerca promossa nel 2010 da Coop e svolta dall’Università di Roma Tre in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, solo il 6% della pubblicità - sia in tv che sui digital media - di bevande analcoliche è destinato ai bambini. Una percentuale “esigua” e, specifica l’associazione, in larga parte riconducibile a prodotti quali cioccolate calde e simili. Il 79% della pubblicità ha invece come destinatari gli adulti e il 16% i ragazzi.
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