“Montagne russe” del meglio del food made in Italy, “giostre” di vino italiano d’eccellenza, giochi di prodotti agroalimentari del Belpaese. Potrebbe essere così “Eatalyworld”, una sorta di Disneyworld del cibo, a Bologna, l’ultimo sogno di Oscar Farinetti, patron del tempio del gusto “Eataly”, che dopo aver conquistato il mondo, da New York a Tokyo, aver solcato le onde del mare in crociera, aver volato nel cielo in aereo e sfrecciato in treno, vuole vincere la sfida di un mega-store di 80.000 metri quadrati nell’area del Caab, il centro agroalimentare alle porte della città presieduto dal guru della lotta allo spreco Andrea Segré, fatto a mo’ di parco tematico con 120 tra ristoranti, laboratori e rivendite, lavorando a stretto contatto anche con il mondo dell’università.
Sfidando anche i cronici ritardi della burocrazia italiana, Oscar Farinetti, ha fissato nell’1 novembre 2015, la data di apertura, in sinergia con l’Expo milanese: “questo è un miracolo che si può fare, vogliamo far giocare le persone di tutto il mondo con quella cosa magica che è il cibo italiano”. L’obiettivo, infatti, è da capogiro, ovvero coinvolgere fino a 10 milioni di turisti l’anno. A patto che, entro fine 2013, si recuperi la cinquantina di milioni di euro di investimento iniziale necessario. “Non posso immaginare che Coop, Unipol e industriali locali - conclude Farinetti - non siano interessati.
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