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CONVERGENZA PER IL PAGAMENTO DEGLI AGRICOLTORI, AIUTI UE SULLE MISURE “VERDI”, PROBLEMI PER I SETTORI DI ZUCCHERO E ORTOFRUTTA E OCM: ECCO I TEMI CLOU CHE IL MINISTRO DE GIROLAMO METTE SUL PIATTO IN LUSSEMBURGO PER IL “VERTICE” SULLA PAC DI OGGI

Non Solo Vino
Nunzia De Girolamo

La convergenza tra i livelli di pagamento che l’Ue versa direttamente agli agricoltori di uno stesso Stato membro, ma anche gli aiuti Ue legati alle misure ecologiche, le problematiche per i settori dello zucchero e dell’ortofrutta e la questione dell’Ocm: ecco alcuni dei temi sensibili, in vista della riforma della Politica Agricola Comune (Pac), che il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo, mette sul piatto Lussemburgo all’incontro con il presidente del Consiglio Agricoltura dell’Ue, Simon Coveney, e al Commissario Europeo per l’Agricoltura Dacian Ciolos, in previsione del “vertice”, di scena oggi, tra i ministri europei e i negoziatori del Parlamento e della Commissione Ue per quella che dovrebbe essere la tornata conclusiva delle trattative iniziate più di due anni fa. E per il futuro è no del Ministro agli Ogm, che in un’intervista al Corriere della Sera, annuncia un decreto a tre firme per vietare queste coltivazioni in Italia.

Il Ministro, in particolare, per quanto riguarda gli aiuti ecologici, il cosiddetto “greening”, ha tenuto a ricordare alla Presidenza e alla Commissione Ue “la specificità dell’agricoltura mediterranea”, mentre per i pagamenti accoppiati si è soffermata “sia sulla percentuale sia sulla lista dei settori inclusi”. Per quanto riguarda, invece, la questione relativa all’Organizzazione Comune dei Mercati agricoli, il ministro ha “nuovamente sottolineato l’importanza del dossier relativo ai diritti d’impianto dei vigneti”. Infine, ha concluso De Girolamo, “è stata ribadita l’importanza di non complicare le regole per gli organismi pagatori degli aiuti Ue, ed è stato chiesto di non limitare ai soli agricoltori attivi le misure europee relative allo sviluppo rurale”.

Sul tema degli Organismi Geneticamente Modificati, la posizione del Ministro è chiara: “farò un decreto a tre firme per vietare la coltivazione di Ogm in Italia”. Così indica la volontà di bloccare in Italia l’utilizzo di semi geneticamente modificati in agricoltura. Per questo De Girolamo ha scritto ai ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell’Ambiente, Andrea Orlando: “credo la pensino come me, almeno a giudicare dalle dichiarazioni di questi giorni. L’Europa, lo potrebbe impugnare, è vero, e ci esponiamo a una violazione delle regole comunitarie. Però nei confronti della Francia, che ha bloccato le coltivazioni Ogm con un provvedimento simile, Bruxelles non ha ancora avviato la procedura di infrazione”.

Infine, dal Lussemburgo, il Ministro De Girolamo è voluto tornare sulle dichiarazioni del presidente della Lombardia Maroni, sottolineando che “la Politica Agricola Comune e la sua riforma sono un tema troppo serio per poter essere strumentalizzato per logiche di partito o a fini propagandistici. La Repubblica Italiana - prosegue - è una e indivisibile, come recita la Costituzione. Il nostro è un grande Paese, che da sempre rappresenta unitariamente le sue istanze a livello comunitario. Sono qui per discutere con i nostri partner europei e difendere così gli interessi e i diritti di tutti gli agricoltori italiani, che siano lombardi, veneti, toscani, campani, siciliani o di qualsiasi altra regione. Se il Presidente Maroni - conclude - ha delle particolari questioni riguardanti la Pac che gli stanno a cuore, può serenamente rivolgersi a me”.

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