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L’AUMENTO DELL’IVA PREVISTO IN LUGLIO SARÀ RIMANDANDO DI ALMENO 3 MESI. COSÌ IL CONSIGLIO DEI MINISTRI. COLDIRETTI: “ERA UN PROVVEDIMENTO ATTESO PER EVITARE ULTERIORI EFFETTI DEPRESSIVE SUI CONSUMI, GIÀ CROLLATE DEL 3,5% NEI PRIMI 4 MESI DEL 2013”

Non risolverà tutti i problemi, ma almeno non contribuirà ad aggravarli. L’aumento dell’Iva dal 20 al 21% previsto per luglio sarà rinviato almeno di tre mesi, stando alle notizie che arrivano dal Consiglio dei Ministri. “Il rinvio dell’aumento Iva era atteso per evitare ulteriori effetti depressivi sulle vendite che al dettaglio sono già crollate del 3,5% nel primo quadrimestre dell’anno, con un calo del 2,1% per gli alimentari e del 4,2% per i non alimentari. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione del Governo di rinviare per ora di soli tre mesi l'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto previsto per il primo luglio. Una necessità di fronte al crollo del potere di acquisto delle famiglie italiane che - sottolinea la Coldiretti - hanno svuotato il carrello dei prodotti base per l’alimentazione dalla frutta (-4%) al pesce (-5%), dalla carne bovina (-6%) al vino (-7%) fino all’olio di oliva (-8%), secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati Ismea del primo trimestre. Il rinvio dell’aumento dell’ imposta di valore aggiunto dal 21 al 22% salva - conclude la Coldiretti - anche il vino le cui vendite sul mercato nazionale sono scese al minimo storico dall’Unità d’Italia. Una buona notizia per i 5 milioni di enoturisti che colgono l’occasione delle vacanze estive per gustare il nettare di bacco in Italia”.

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