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PAC: C’È L’ACCORDO A BRUXELLES. COSÌ DE CASTRO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA UE, DOVE OGGI È STATO PRESENTATO IL TESTO DI RIFORMA. PER IL MINISTRO DE GIROLAMO SE TUTTO SI CHIUDE AL MEGLIO 48 MILIARDI DI EURO SONO PER L’AGRICOLTURA ITALIANA

Accordo politico raggiunto a Bruxelles, dal team dei negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione Ue su un testo di riforma della Pac. A dirlo è Paolo De Castro presidente della commissione agricoltura del Parlamento Ue, dove oggi è stato presentato il testo. E il Ministro De Girolamo sul negoziato aggiunge dall’assemblea dell’Alleanza delle cooperative a Roma: “se il trilogo di oggi si chiude come sembra nel migliore dei modi portiamo 48 miliardi di euro per il mondo agricolo italiano”.

Per il Consiglio Ue ha negoziato il presidente irlandese Simon Coveney giunto a Bruxelles da Lussemburgo, dove la scorsa notte si era conclusa la maratona dei ministri dell’agricoltura dell’Ue con il conferimento alla presidenza di un nuovo mandato negoziale: “ho ricevuto un mandato forte - spiega Coveney - in quanto il mandato è sostenuto globalmente da tutti gli Stati membri, compresi Germania e Gran Bretagna”. I due Paesi si erano invece astenuti al momento del voto sul capitolo della riforma relativo alla gestione dei mercati. Per l’Esecutivo Ue era presente al trilogo il commissario all’agricoltura Dacian Ciolos, che già era “fiducioso sulla possibilità di raggiungere un accordo politico”, per una riforma della Pac più equa, più agguerrita contro le crisi, che va in aiuto ai giovani e comprende le aspettative dei cittadini europei.

Sui negoziati il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo aggiunge: “abbiamo dato mandato alla presidenza irlandese per chiudere il negoziato nel trilogo, sulla base di un’intesa fortemente migliorativa della nostra posizione e sono soddisfatta del lavoro svolto dalla nostra delegazione, perché abbiamo lavorato con l’obiettivo di far pesare il ruolo dell’Italia sul tavolo della riforma Pac. Penso ad esempio all’esclusione delle coltivazioni arboree e del riso dagli obblighi previsti dal greening, al miglioramento della convergenza interna, alla maggiorazione del 25% degli aiuti per le imprese condotte da giovani che abbiamo reso obbligatoria. Sul fronte della Ocm - conclude il Ministro - siamo riusciti a tutelare il settore del vino, con un sistema di autorizzazioni che sarà in vigore fino al 2030, così come abbiamo fatto ammettere a intervento il frumento duro. Altra novità rilevantissima è la programmazione produttiva per i prosciutti a denominazione d’origine”.

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