Con 245.000 campani che nell’anno pranzano in mensa, si tratta di una truffa particolarmente grave perché colpisce le categorie più deboli come i malati negli ospedali, gli anziani ed i giovani delle scuole, per i quali l’alimentazione è determinante per tornare, mantenersi o crescere in salute. Lo afferma la Coldiretti nel commentare l’operazione dei Carabinieri di Napoli nei confronti di imprenditori, dirigenti sanitari ospedalieri e ausiliari sanitari accusati di una serie di reati contro la pubblica amministrazione nella fornitura a mense scolastiche e ospedaliere.
Il problema della qualità e della sicurezza - sottolinea la Coldiretti - riguarda in realtà l’intera penisola con 4,6 milioni di italiani che pranzano nelle mense scolastiche, ospedaliere, aziendali e militari ogni anno. Per migliorare la qualità delle mense e togliere spazio alle truffe occorre promuovere un rapporto più diretto con i produttori locali favorendo - precisa la Coldiretti - il consumo di alimenti del territorio a chilometri che garantiscono anche migliore freschezza e qualità.
Secondo un recente sondaggio, condotto dal sito www.coldiretti.it, la ristorazione scolastica non soddisfa tre italiani su quattro (77%) perchè si ritiene nel 64% dei casi che debba essere migliorata con prodotti locali e biologici, mentre è troppo costosa per l’8% e offre un menu poco variato per il 5%.
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