Tra i Paesi maggiormente colpiti dalla crisi, oltre a Grecia e Portogallo, c’è la Spagna, che vive il dramma di una disoccupazione che in alcune regioni supera il 30%. Tra le comunità più in difficoltà, quella storicamente più povera, l’Estremadura, il cui Governo, comunque, è riuscito a stanziare 600.000 euro per permettere a 18 scuole delle 8 città principali della Regione di rimanere aperte anche in estate, e garantire una corretta alimentazione a 2.500 ragazzi a rischio di esclusione sociale o le cui famiglie stanno attraversando una “situazione di estrema necessità”.
I pasti saranno serviti dal lunedì al venerdì a mezzogiorno, il pasto principale sarà consumato nel refettorio dell’istituto scolastico, e ai ragazzi saranno consegnate delle borse contenenti la cena e la colazione del giorno successivo. “In questo modo - ha spiegato il consigliere delegato alla salute, Luis Alfonso Hernandez - i ragazzi possono continuare il programma alimentare seguito nell’anno scolastico, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, senza correre il rischio che venga interrotto a causa delle condizioni economiche delle loro famiglie che potrebbero non consentire un’alimentazione adeguata”.
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