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“LA RIPRESA E LO SVILUPPO DEL PAESE PASSANO PER L’EXPO DEL 2015, E QUINDI PER IL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE, CHE OGGI VALE 130 MILIARDI DI EURO L’ANNO, IL SECONDO PILASTRO DOPO IL MANIFATTURIERO”. PAROLA DEL PRESIDENTE DELLA CIA GIUSEPPE POLITI

“La ripresa e lo sviluppo del Paese passano necessariamente per l’Expo del 2015. E l’Italia ha scelto di mostrarsi al mondo attraverso il cibo, nelle sue accezioni più diverse: la sicurezza alimentare, la qualità e la tradizione agricola, l’innovazione e la biodiversità. Tutte caratteristiche insite nel made in Italy agroalimentare, che oggi vale 130 miliardi di euro l’anno, il secondo pilastro dopo il manifatturiero, ed è sempre più invidiato e richiesto all’estero con una crescita costante di esportazioni e quote di mercato”. Parola del presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, dal lancio della campagna per l’Expo 2015.

“Solo nei primi mesi del 2013 - ricorda Politi - il nostro agroalimentare ha registrato un incremento del 7% dell’export, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale, con numeri da record ad esempio in Russia (dove le vendite di vino italiano sono aumentate del 338%) o in Usa (dove gli acquisti di spaghetti, tagliatelle e rigatoni sono cresciute del 61%). Un successo che risiede proprio nella tipicità del sistema agricolo e alimentare italiano. Tipico vuol dire sano e di qualità - continua il presidente della Cia - e il Belpaese non solo può contare su prodotti sicuri (il 99,7% non ha residui di agrofarmaci oltre il limite) e non ha rivali per numero di prodotti a denominazione tra Dop, Igp e Stg (254), ma in più custodisce tra le pieghe del paesaggio rurale un patrimonio di sapori e tradizioni unici e inscindibili dal territorio. Si tratta degli oltre 5.000 prodotti agroalimentari tradizionali, che sono autentiche calamite per il turismo enogastronomico, un comparto che vale 5 miliardi l’anno. Ecco perché l’Expo è un’occasione straordinaria e una grande chance per il Paese, come hanno detto il Presidente della Repubblica Napolitano e il Premier Letta. Mettere in vetrina il nostro agroalimentare, la sua ricchezza, la funzione anticiclica che sta svolgendo sotto il profilo occupazionale, può davvero rappresentare una svolta, il volano decisivo - conclude Politi - per lasciarci la crisi alle spalle e riprendere la strada della ripresa”.

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