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IL “GRIDO” DI 50.000 API RACCHIUSE IN UN ARNIA DI CRISTALLO, AMPLIFICATO DA MICROFONI, CHE DIVENTA L’URLO DI DOLORE DI UNA SPECIE FONDAMENTALE PER L’ECOSISTEMA MA COSTANTEMENTE MINACCIATA: ECCO “UN’ESTINZIONE IN LA MAGGIORE”, A FIRENZE

Non Solo Vino
Le api gridano il loro dolore

Il ronzio di 50.000 api racchiuse in un arnia di cristallo, amplificato da microfoni, che diventa l’urlo di dolore di una specie tanto fondamentale per l’ecosistema e per la vita dall’uomo, quanto minacciata da inquinamento, pesticidi e così via. Ecco “Un’estinzione in La maggiore”, opera che, fino al 19 luglio, sarà visibile (e ascoltabile) nella ex chiesa S.Carlo de’ Barnabiti di Firenze, per denunciare la moria delle api dovuta all’utilizzo smodato dei pesticidi. L’opera fa parte del progetto LdMac, “Laboratorio diagonale di Musica e arti creative”. Nel rumore generato dalle api, gli esperti hanno individuato la frequenza 432Hz, associata alla nota “La”, alla base del sistema musicale occidentale. Come le api sono alla base dell’agricoltura, grazie al loro inestimabile lavoro di impollinazione.

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