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TRA BISOGNO DI RISPARMIARE E “PATRIOTTISMO”, 7 ITALIANI SU 10 (70%) IN VACANZA RESTANO IN ITALIA E DI QUESTI BEN IL 24% NON SI ALLONTANA NEPPURE DALLA PROPRIA REGIONE. E L’87% SCEGLIE MENU DI TERRITORIO. A DIRLO LA COLDIRETTI SU DATI IPR MARKETING

Non Solo Vino
Agriturismo al top delle scelte vacanziere in Italia

Tra bisogno di risparmiare e “patriottismo”, 7 italiani su 10 (70%) in vacanza restano in Italia e di questi ben il 24% non si allontana neppure dalla propria regione dove sceglie località al mare, in montagna al lago o in campagna per riposarsi durante l’estate. A dirlo la Coldiretti sulla base dell’indagine Ipr Marketing nel sottolineare che con la crisi si affermano quest’anno le vacanze a “chilometri zero” per le 16 milioni le famiglie italiane che possono concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa nell’state 2013. Tra chi lascia i confini nazionali appena il 4% dei vacanzieri ha scelto - sottolinea la Coldiretti - lontane mete extracomunitarie.

Quest’estate solo il 34% degli italiani in vacanza non ha modificato le proprie abitudini mentre il 32% dei vacanzieri - continua la Coldiretti - ha scelto località piu’ vicine complice anche il caro benzina anche mentre il 25% ha deciso di accorciare la durata ed il 18% ha preferito partenze in bassa stagione. Si tratta di decisioni che concorrono notevolmente a ridurre il budget di spesa delle vacanze con quasi sei famiglie italiane su dieci (58%) che hanno a disposizione meno di mille euro e di questi ben il 18% pensa di spendere addirittura meno di 500 euro. Secondo l’indagine - sottolinea la Coldiretti - il 27% delle famiglie spenderà tra i mille ed i duemila euro mentre solo una minoranza del 6% sopra i duemila euro, con l’8% che invece preferisce non rispondere.
Il risparmio - continua la Coldiretti - colpisce anche la scelta degli alloggi con il 25% degli italiani che per far quadrare i conti abbasserà il livello orientandosi su alberghi con meno stelle o preferendo le pensioni agli alberghi, mentre appena l’11% vuole limitare gli acquisti di prodotti tipici a conferma del fatto che la buona alimentazione è uno degli obiettivi della vacanza,
Una tendenza che favorisce gli agriturismi con 3,5 milioni di italiani che hanno scelto di trascorrere le vacanze estive in uno degli oltre ventimila agriturismi presenti lungo la penisola nelle varie località dalla montagna al mare, dai parchi alle città d’arte. Se l’attività preferita dal turista italiano nelle campagne è passeggiare ed esplorare il territorio (43%), il mangiare - continua la Coldiretti - si classifica al secondo posto con la possibilità di gustare i prodotti tipici del territorio e le ricette segrete custodite nelle aziende agricole da generazioni. Non è un caso che - precisa la Coldiretti - il 9% degli ospiti degli agriturismi chiede proprio di imparare a cucinare. Per scegliere l’agriturismo il 46% degli italiani - continua la Coldiretti - si rivolge ad internet dove sono attivi siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it ma è arrivata per il 2013 anche la nuova App di Terranostra scaricabile gratuitamente che fornire tutte le informazioni sull’agriturismo prescelto. Tra chi non si rivolge alla rete va ancora forte il passaparola o il consiglio di aprenti e amici che viene seguito dal 32% degli agrituristi mentre un buon 9% lo sceglie quasi a caso sul posto. Ma non solo: anche il menu vacanziero si fa sempre più “di territorio”: l’87% degli italiani in vacanza nell’estate 2013 quando mangia fuori cerca un menu locale a chilometri zero e di questi ben il 29% è disposto a pagarlo di piu’. Una percentuale in crescita rispetto sull’estate scorsa quando - sottolinea la Coldiretti - erano comunque l’82% gli italiani in cerca di menu locali per gustare sapori autentici del territorio che si sta visitando e che non devono subire lunghi trasporti che fanno aumentare i costi e ne compromettono la freschezza. Complessivamente tra il consumo di pasti nella ristorazione (13,9 miliardi) e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (10,1 miliardi), i turisti italiani e stranieri nel 2012 hanno speso per cibo e bevande - continua la Coldiretti - circa 24 miliardi di euro su un totale di 72,2 miliardi del fatturato turistico complessivo. La gran parte dei risultati economici e delle opportunità di lavoro del turismo in Italia nell’estate 2013 dipende quindi dalle scelte dei turisti a tavola che condizionano i bilanci di ristoranti, agriturismi, mercati, pizzerie, negozi, bar e gelaterie. Il mangiare e bere è però anche il vero valore aggiunto delle vacanze Made in Italy. Tra tutti gli elementi della vacanza, dall’alloggio ai trasporti, dai servizi di intrattenimento a quelli culturali, la qualità del cibo in Italia - precisa la Coldiretti - è quella che ottiene il più alto indice di gradimento trai i turisti. Se la crisi riduce le partenze e costringe a tagliare la durata e il budget delle vacanze delle famiglie per far quadrare i conti, il 33% degli italiani rinuncia ai divertimenti (cinema, parchi giochi, discoteche) e il 25% al livello dell’alloggio (meno stelle e piu’ pensioni che alberghi) ma appena l’11% limita gli acquisti di prodotti tipici, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ipr marketing.

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