02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

SEGNO POSITIVO NEL 2012 PER L’EXPORT ITALIANO (+3,7%). A TRAINARE SONO GLI ALIMENTARI (+6,7%) E L’OREFICERIA (+10,9%). MALE LE IMPORTAZIONI CON UN CALO DEL 5,7%. ECCO I NUMERI DELL’ANNUARIO STATISTICO DEL COMMERCIO ESTERO REALIZZATO DA ICE & ISTAT

I prodotti italiani vendono sempre di più all’estero. A dimostrarlo i dati di crescita dell’export 2012 (+3,7%) contro un crollo delle importazioni (-5,7%). Tutto merito dell’industria alimentare (+6,7%) e dell’oreficeria (+10,9%). Un saldo positivo dovuto anche alla politica di contenimento dei prezzi e al deprezzamento dell’Euro. Emerge dall’“Annuario statistico del commercio estero” realizzato da Ice e Istat. Nel 2012 sono state 207.920 le imprese italiane che hanno esportato con successo all’estero. Un trend positivo che ha convinto il Governo ad aiutare altre 20.000 aziende ad entrare nei mercati stranieri. Volontà annunciata dallo stesso Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, alla presentazione del rapporto 2012 del Commercio estero e del nuovo logo dell’Ice (Istituto Nazionale per il Commercio Estero) “ITA-Italian Trade Agency”. Simbolo che evoca l’Italia nell’acronimo, nel tricolore e nel richiamo pittorico della Cappella Sistina con la mano tesa di Dio ad Abramo. “Oltre al previsto potenziamento delle finanziarie di settore Sace e Simest, al rafforzamento della cabina di regia avviata con il Ministero degli Esteri a supporto dell’export, alla creazione di una finestra unica di accesso ai mercati internazionali - afferma Zanonato - c’è l’obiettivo di fare sistema e avviare un road show subito dopo l’estate su tutto il territorio nazionale per far capire alle piccole e medie imprese come si va all’estero”. Secondo Federalimentare, il saldo positivo 2012 dell’Italia (11 miliardi) continuerà la sua corsa a ritmi ancora più accelerati nel 2013. Il presidente Filippo Ferrua rileva, tuttavia, che occorre “fare molto di più per le nostre piccole e medie aziende. Spesso non ci sono neppure i soldi per affrontare il viaggio verso i paesi emergenti. L’Ice sta svolgendo un ruolo essenziale, ma ha bisogno di maggiori risorse”. “E sono proprio le microimprese - concludono Ice e Istat - che hanno dimostrato il maggior dinamismo oltrefrontiera nel 2012. Sempre secondo l’Annuario statistico del Commercio, le regione più virtuose nell’export sono state le regioni del Centro Nord che hanno realizzato l’87,3% delle esportazioni nazionali.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli