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UN’ALTRA “MEDAGLIA” PER IL MAESTRO GUALTIERO MARCHESI, IL “PREMIO MARIO SOLDATI”. “ONORATO DI RICEVERE IL PREMIO CHE PORTA IL SUO NOME”. L’APPUNTAMENTO AD ALASSIO IL 9 AGOSTO, PER I 45 ANNI DEL CENTRO PANNUNZIO ASSOCIAZIONE DI LIBERO PENSIERO

Non Solo Vino
Gualtiero Marchesi

Un’altra “medaglia” per Gualtiero Marchesi, il decano della cucina italiana, maestro di tante prime firme dell’alta cucina del Belpaese di oggi, innovatore, e primo a “rifiutare”, o meglio, a non curarsi, delle Stelle Michelin, che, il 9 agosto, verrà insignito del premio Mario Soldati, il “padre” della comunicazione enogastronomica italiana moderna, per i 45 anni del Centro Pannunzio Associazione di Libero Pensiero, fondato a Torino nel 1968 da Arrigo Olivetti e ddallo stesso soldati Mario Soldati. Al maestro verrà consegnata, nella terrazza dell’Hotel Savoia di Alassio, una caricatura, firmata da Mino Maccari, di Mario Soldati, scrittore, regista e fine appassionato di cultura gastronomica, di cui restano scolpite nella memoria, tra le altre cose, le dodici puntate del “Viaggio nella Valle del Po - Alla ricerca dei cibi genuini”, scritte proprio da Soldati e trasmesse in tv nel 1972. Un percorso nelle campagne padane nell’Italia postbellica per raccontare la tradizione culinaria fatta di cibi semplici ma genuini di quelle terre.

“Soldati ripeteva che non c’è niente di meglio della tradizione - spiega Marchesi - e io aggiungo che le novità si ottengono arrangiando in maniera inedita le cose del passato. Ho conosciuto Soldati negli anni Sessanta, quando frequentava l’Albergo Ristorante Al Mercato dei miei genitori insieme a Testori, Monicelli, Visconti, Fontana ... Una figura, un profilo, indissociabile dal “mezzo toscano” sempre acceso. Sono onorato per questo premio che porta il suo nome e sono felice di riceverlo in Liguria, una terra fortemente ancorata ai prodotti della terra. Un posto che adoro e che,diversamente dal lago (quello d’Iseo, sul quale si affacciano le finestre del suo ristorante nel resort L’Albereta, a Erbusco in Franciacorta, del gruppo Terra Moretti, ndr), intorno a cui raccogliere i pensieri, mi permette di spaziare verso il largo, di guardare all’infinito”.

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