L’aumento del 7% delle esportazioni di prodotti alimentari, realizzato con il contributo positivo sia del Nord (+7%), sia del Centro (+8%) e sia del Sud Italia (+6%), è l’unico segno concreto di ripresa dell’economia in un contesto segnato pesantemente dalla recessione evidenziata nell’ultimo rapporto Confindustria. Lo dice un’analisi della Coldiretti, basata sui dati Istat relativi al commercio estero, che vedono crescere anche le esportazioni di prodotti farmaceutici (+18%), in un primo semestre segnato da un calo generale dello 0,4%.
L’agroalimentare, trainato in maniera decisiva dai settori dell’ortofrutta fresca e del vino, quindi, è in netta controtendenza sull’andamento generale, trainato dall’aumento della domanda estera in tutti i principali comparti produttivi, che compensa la crisi dei consumi sul mercato interno. Una tendenza che riguarda in modo uniforme tutte le diverse aree geografiche del Paese in modo equilibrato e, se sarà confermata nel secondo semestre dell’anno, l’agroalimentare farà segnare il record di 34 miliardi nel valore delle esportazioni nel 2013.
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