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IL 31 OTTOBRE L’ITALIA DEI BAR E RISTORANTI SI FERMA: I LAVORATI DEI PUBBLICI ESERCIZI ADERENTI A FIPE CONFCOMMERCIO E ANGEM IN SCIOPERO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEL TURISMO. A CONFERMARLO FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL E UILTUCS UIL

Il 31 ottobre l’Italia dei bar e ristoranti si ferma. I lavoratori dei pubblici esercizi aderenti a Fipe Confcommercio e Angem in sciopero per il rinnovo del contratto nazionale del turismo. A confermarlo le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
“Dopo le ottime iniziative organizzate a livello territoriale e in assenza di sviluppi rilevanti sul tavole negoziale -spiega una nota- le federazioni di categoria hanno deciso di confermare la proclamazione dello sciopero che vedrà impegnati tutti i dipendenti di bar, ristoranti e mense aderenti a Fipe Confcommercio e Angem, le parti datoriali che hanno abbandonato la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale del turismo”.
“Il confronto si è svolto con tutte le parti firmatarie, Fipe inclusa, con l’obiettivo -affermano le organizzazioni sindacali- di definire un nuovo accordo in maniera responsabile, che armonizzasse le esigenze di lavoratori e aziende. Un progetto ambizioso, non raggiunto a causa dell’atteggiamento della Federazione italiana pubblici esercizi, che, pur avendo condiviso tutto il percorso assieme alle altre associazioni datoriali (Federalberghi, Fiavet, Faita), ha mutato improvvisamente strategia”.
“Nonostante i ripetuti inviti da parte delle organizzazioni sindacali a rivedere le proprie inaccettabili posizioni - continua la nota - Fipe ha mantenuto inalterate le proprie rigidità fino ad arrivare a prospettare la disdetta del contratto nazionale. A fine maggio, l’associazione Angem ha comunicato l’avvenuta sottoscrizione di un protocollo sulle relazioni sindacali propedeutico alla stipula di un contratto di settore con altra e diversa compagine sindacale, vanificando di fatto mesi di confronto; e, a tutt’oggi, nulla è cambiato per ripristinare dinamiche relazionali costruttive fra le parti”. I sindacati, quindi, “di fronte a questo inedito e inaccettabile quadro, hanno deciso di attivare tutte le iniziative indispensabili a tutelare i rapporti di lavoro e a difendere un contratto nazionale applicato a più di un milione di addetti nel nostro paese”.
A sostegno della vertenza si svolgeranno nella mattina del 31 ottobre due manifestazioni nazionali: a Roma, in piazza Gioacchino Belli, davanti alla sede di Confcommercio nazionale, e a Milano, in corso Venezia 47, davanti alla sede di Confcommercio Milano. “Ormai Expo 2015 è alle porte - affermano i sindacati - e il rischio concreto appare oggi che, per la miopia delle controparti datoriali, si giunga a questo decisivo appuntamento, in un clima di conflittualità e tensione sociale.

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