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“CHIEDIAMO CHE SULLE BUSTE DI PASTA PUGLIESE E ITALIANA VENGANO RAPPRESENTATE LE 50 STELLE DELLA BANDIERA AMERICANA, AL POSTO DEI SIMBOLI DELL’ITALIANITÀ, VISTA LA PASSIONE DEI NOSTRI INDUSTRIALI PER IL GRANO USA”. LA PROVOCAZIONE DI COLDIRETTI

La contraffazione all’estero, è risaputo, è uno dei problemi più grandi dell’agroalimentare italiano, a cui tarocchi e “italian sounding” sottraggono, illecitamente e non, sui 60 miliardi di euro di business potenziale ogni anno. Ma cresce “la pattuglia” di chi sostiene che una battaglia di trasparenza sulla reale italianità dei nostri prodotti sia da giocare anche in casa. L’ultima provocazione, in questo senso, riguarda uno dei prodotti più forti e simbolici del wine & food italiano nel mondo, la pasta.

“Chiediamo ufficialmente che sulle buste di pasta pugliese e italiana vengano rappresentate le 50 stelle della bandiera americana, al posto dei simboli dell’italianità” - ha detto il presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia dell’ennesimo sbarco di grano straniero al porto di Bari. “Ha più senso ed é piu’ rispettoso nei confronti dei consumatori - ha aggiunto aggiunge - considerata la passione degli industriali del nostro Belpaese per il grano americano”.

Oggi, al porto di Bari, riporta l’Adnkronos, arriverà una nave battente bandiera panamense, proveniente dal porto di Kalama a Washington negli Stati Uniti e scaricherà 40.000 tonnellate di grano per approvvigionare ulteriormente le industrie del territorio.

“Alla faccia del grano locale e della pasta “made in Italy” - prosegue Cantele - chiediamo alla Commissione Agricoltura della Camera di attivare, come promesso, tutti gli strumenti utili alle verifiche del caso, oltre a dare il via urgente ad un progetto innovativo di filiera, governato direttamente dal produttore, attraverso le proprie aggregazioni di prodotto, per ridurre progressivamente la dipendenza del sistema della trasformazione dall’estero, qualificare pane e pasta italiani con l’indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine del grano e per cercare di contenere la volatilità dei prezzi”.

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