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IL 2013 ANNO D’ORO PER VINO E OLIO. LA PRODUZIONE SALE DEL 10% E CI SI ATTENDE MOLTO ANCHE IN TERMINI DI QUALITÀ. QUEST’ANNO SARÀ LA SPAGNA A PRODURRE PIÙ VINO E CRESCERÀ IL SUO PESO CONCORRENZIALE ANCHE SULL’OLIO. LO DICONO ASSOENOLOGI E UNAPROL

Benché sia difficile parlare di cifre e percentuali esatte, sia perché la vendemmia non è ancora terminata sia perché la raccolta delle olive non è che appena iniziata, tendenzialmente le sensazioni sull’annata 2013 sono positive, anche se, lo stesso ragionamento vale anche per la qualità, che potrà essere letta in termini più precisi quando si comincerà ad assaggiare le prime svinature e i primi risultati della frangitura delle olive. Detto questo, tuttavia, qualcuno prova a sbilanciarsi un po’ di più. Per il direttore Assoenologi Giuseppe Martelli, sentito su questo tema dall’Ansa, per l’annata 2013 per i vini bianchi è possibile parlare “di ottima qualità mentre per i rossi c’è solo il rammarico delle ultime piogge che hanno disturbato la fine maturazione.

Vedremo i riscontri in cantina nelle prossime settimane. La vendemmia 2013 si presenta comunque migliore delle due precedenti. La produzione è aumentata dell’8% a circa 45 milioni di ettolitri. Vorrei solo dire che è il caso di smetterla a fare raffronti su chi produce di più tra Italia e la tradizionale rivale di settore Francia, perché invece l’attenzione va posta sull’outsider Spagna che quest’anno produrrà quasi 48 milioni, grazie a un clima molto favorevole a oltre 100.00 ettari ristrutturati. Occhio dunque alla concorrenza spagnola”.

Cifre da prendere con le molle, in ogni caso, e che, peraltro, contraddicono quanto sostenuto pochi giorni fa dal Copa-Cogeca, che riunisce le organizzazioni agricole e cooperative dell’Unione Europea, secondo cui il primato produttivo 2013 spetterebbe all’Italia, con 46,4 milioni di ettolitri, seguita dalla Spagna con 45 milioni di ettolitri, e dalla Francia con 44 milioni.

Sul fronte olio, invece, la raccolta delle olive è appena all’inizio e si prevede un aumento di produzione dal 5 al 10% caratterizzato però da un andamento a macchia di leopardo con alcune zone di raccolta abbondante e altre meno felici, sottolinea il presidente di Unaprol (l’Unione Nazionale tra le Associazioni di Produttori di Olive) Massimo Gargano. Il prodotto grazie alle favorevoli condizioni meteo sarà di ottima qualità, secondo le previsioni Unaprol, sia sotto il profilo dell’acidità che delle caratteristiche organolettiche. Unaprol invita però a tutelare meglio i produttori nazionali dalla concorrenza del prodotto sottocosto proveniente da Spagna e Nord Africa utilizzando al meglio tutte le difese previste dalla legge Mongiello a tutela dell’extravergine.

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