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TIFOSI E CIBO, IL “DRAMMA” DEL LUNEDÌ: LE EMOZIONI COLPISCONO ALLA PANCIA, SOPRATTUTTO I TIFOSI. NEL SENSO CHE, SE LA SQUADRA DEL CUORE PERDE, SI MANGIA PEGGIO DEL SOLITO. A DIMOSTRARLO È UNO STUDIO USA SULLA RIVISTA “PSYCHOLOGICAL SCIENCE”

La tua squadra del cuore perde? Il lunedì mangi peggio. Le emozioni colpiscono alla pancia, soprattutto i tifosi. A dimostrarlo è uno studio americano, pubblicato sulla rivista “Psychological Science”, che ha esaminato i dati raccolti su un campione di tifosi durante due stagioni della National Football League, il campionato nazionale di football americano. In totale, avevano partecipato all’indagine 726 persone, fornendo tutte le informazioni su oltre 3.150 diete giornaliere. Alla fine si è visto che, dopo ogni “maledetta” domenica, il lunedì c’erano delle rilevanti differenze sul cibo tra i fan della squadra che aveva vinto e quelli della squadra che aveva perso, mentre nel corso della settimana i comportamenti alimentari tornavano a essere sovrapponibili. Il cibo, dunque, è consolatorio anche per gli uomini? “Non è solo una questione di consolazione - spiega Luciano Rispoli, direttore della Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale - tutte le volte che si vive una forte emozione o uno stress, il metabolismo si altera e il cervello perde la capacità di fare le scelte giuste per la nostra salute”.

In generale, chi perde prova un senso di frustrazione e di insicurezza che tende a superare adottando, per sfogarsi, un comportamento ’vietato’. Al contrario, chi ha la soddisfazione di veder vincere la propria squadra, tende a sentirsi più fiducioso e ad avere un maggiore autocontrollo, anche sul comportamento alimentare. “Dopo una partita finita male - dice l’esperto - i tifosi più sfegatati possono vivere una sorta di depressione post-sconfitta che crea un circolo vizioso”. Così, mangiare patatine fritte, snack e vari altri cibi- spazzatura (junk food) accompagnati da alcolici e sigarette diventa una routine che crea anche una sorta di dipendenza.

Dallo studio americano è emersa una netta differenza soprattutto nel consumo di grassi: i tifosi della squadra che aveva perso, in media, aumentavano il quantitativo di grassi saturi del 28%, mentre gli altri solo del 16%. Dunque, i tifosi delusi non vanno in cerca di dolci per consolarsi, ma preferiscono i grassi. Come mai? “I cibi ricchi di grassi saturi - spiega Rispoli - danno un effetto un po’ dopante, con una sensazione di energia che tira su di morale”.

Non sono solo i tifosi a cedere alle tentazioni alimentari. In generale, quando siamo sotto stress, tutti mangiamo di più e male. Lo ha dimostrato un altro studio dell’Institute of Food Technologists (Ift) che ha esaminato 59 studenti che dovevano superare l’esame finale presso l’Università della California. Nel corso di questo evento stressante, sono stati proposti ai candidati snack vari. Alcuni abbastanza sani come frutta e biscotti integrali; altri meno salutari come dolci e merendine.

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