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DAL 2007 AD OGGI LE SPESE NATALIZIE DEGLI ITALIANI SONO CALATE DEL 42,7%. LO DICE LA CODACONS CHE PREVEDE, PER IL NATALE 2013, ACQUISTI PER 10,3 MILIARDI DI EURO SPALMATI NEI SETTORI ALIMENTARE, VIAGGI E CASA

Si avvicina il Natale e, puntualmente, ecco arrivare le prime analisi su quello che succederà nel periodo dell’anno dove storicamente i consumi sono stati sempre molto generosi, crisi permettendo, però. Perché proprio la crisi economica e la sua onda lunga, che sta ancora mettendo a dura prova l’economia del Belpaese, ha, evidentemente, rotto questo cliché. Non risparmiando nessun genere merceologico, wine and food compreso.

Ne dà conto l’associazione dei consumatori Codacons che sostiene che dal periodo pre-crisi ad oggi, in Italia, i consumi natalizi hanno subito un crollo vertiginoso, addirittura del 42,7%. Massimi responsabili, naturalmente, la crisi e la perdita progressiva perdita del potere d’acquisto dei cittadini.

L’analisi di Codacons, che ha confrontato le spese natalizie dei cittadini italiani dal 2007 ad oggi, ha rilevato che “l’effetto Natale”, ossia i maggiori consumi per spese natalizie effettuate nel mese di dicembre presso negozi, grande distribuzione e centri commerciali, è stato pari a 18 miliardi di euro. Nel 2013, invece, la spesa degli italiani nell’intero periodo natalizio per i vari settori (alimentare, viaggi, regali, casa, ecc.) non supererà quota 10,3 miliardi di euro. In 6 anni, insomma, le famiglie italiane hanno ridotto i consumi legati alle feste del 42,7%, tagliando le spese natalizie per la maxi cifra di 7,7 miliardi di euro.

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