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CARLO PETRINI: IL SISTEMA ALIMENTARE È CRIMINALE E VA CAMBIATO. DALLA SEDE DEL PARLAMENTO UE, IL FONDATORE DI SLOW FOOD LANCIA LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ DEL CIBO ALL’EUROPA

Non Solo Vino
Carlo Petrini

Slow Food, dal Parlamento Europeo, lancia la sfida all’Europa affinché si realizzi una politica alimentare comune basata sulla sostenibilità. “Siamo impegnati a cambiare profondamente questo sistema alimentare, che é criminale. Faremo in tempo o sarà troppo tardi?”, si é interrogato Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e Terra Madre, parlando agli eurodeputati e ai rappresentanti delle istituzioni europee presenti al dibattito di Bruxelles.
La problematica é più che mai attuale e la Commissione Europea sta elaborando la sua prima comunicazione sulla sostenibilità nel sistema alimentare. Petrini ha spiegato che “la sostenibilità ambientale in campo agricolo non si può realizzare se si resta fermi alla questione dei prezzi delle derrate alimentari: bisogna fare attenzione - spiega - che l’agricoltura non distrugga gli ecosistemi, che ci sia giustizia sociale, che ci sia difesa della tradizione. Ma questa visione non é mai stata portata avanti”.
E nella nuova Pac che sta per essere varata? “Qualcosa c’è - afferma Petrini - ma non è ancora sufficiente. Viene dato molto rilievo alle comunità nazionali dicendo loro portate avanti voi la Pac: da un lato è una sconfitta in quanto non c’è più l’Unione europea; dall’altro però si porta più attenzione alla partecipazioni dei territori”. Sono molto “preoccupato - conclude Petrini - per il fatto che queste cose, sostenibilità, agricoltura, alimentazione, la politica non li intercetti ancora”.
Dal convegno di Slow Food sono emerse anche molte altre sollecitazioni. Così Notis Lebessis, della direzione Agricoltura alla Commissione europea, ha indicato: “siamo in un momento di transizione, non pilotabile ma verso la sostenibilità. Non è possibile nutrire i 9 miliardi e mezzo di persone che avremo nel 2050 senza cambiare il sistema attuale. Una delle opportunità è di far saltare le separazioni tra agricoltura e altri settori”.
Per Caroline Bruetschy della Direzione della Salute alla Commissione europea, “ci sono sempre più persone obese, e un terzo del cibo diventa rifiuto. Non si riduce la povertà riducendo i rifiuti - dice - ma è un cambiamento comportamentale che ci vuole”. “Non lasciamo che si trovino delle scuse per non fare nulla” ha affermato anche il britannico Tristram Stuart, tra i primi ad avviare una campagna contro lo spreco alimentare in Europa.
Ai lavori è intervenuto anche Francesco Panella (European Beekeeping Coordination) che ha denunciato il drammatico fenomeno della perdita della vita delle api e del calo della produzione di miele. “Negli ultimi 20 anni - ha detto - si è cancellata l’agronomia per passare all’agrochimica”. Oggi, su invito del commissario Ue all’agricoltura Dacian Ciolos, Petrini insieme al direttore generale della Fao, José Graziano Da Silva, lanceranno la Conferenza Ue sull’agricoltura familiare.

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