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CHI BEN INIZIA È A METÀ DELL’OPERA, ANCHE A TAVOLA: PAROLA DI CHEF STELLATI ITALIANI SONDATI DA “POLLI COOKING LAB”. PER 6 SU 10 DI LORO, L’ANTIPASTO DETERMINA IL SUCCESSO DEI PRANZI E DELLE CENE DI NATALE (25%) ED È SIMBOLO DI CONVIVIALITÀ (35%)

Chi ben inizia è a metà dell’opera, anche a tavola: parola degli chef stellati italiani interpellati da “Polli Cooking Lab”, l’osservatorio internazionale sulle tendenze alimentari. Per 6 su 10 di loro, l’antipasto determina il successo dei pranzi e delle cene di Natale (25%). È simbolo di convivialità (15%), perché è il momento iniziale attraverso cui tutti i commensali iniziano a sedersi attorno alla tavola (34%) e va realizzato con ingredienti leggeri (35%) e gustosi (31%), che richiamino il Made in Italy (27%). Dai pomodori (45%) alle verdure (41%), dai sottoli (37%), al pesce (35%), dalle mozzarelle (32%) alle patate (23%). Tutti ingredienti della terra, prodotti genuini e rigorosamente italiani, che combinati insieme danno vita a deliziosi antipasti capaci di ravvivare la tavola. Ma non solo, secondo gli chef, i prodotti Made in Italy rassicurano (23%) ricreano l’idea della festa legata al proprio territorio (21%) ed hanno un costo inferiore rispetto ad altri ingredienti di provenienza estera (17%).
“La tendenza nella cena di Natale, la stabiliscono la tradizione e la memoria del cibo - afferma Arcangelo Dandini, chef e proprietario del Ristorante Arcangelo di Roma - sedersi a tavola a Natale per me è un atto senza tempo che mi libera dallo spazio, proiettandomi in molteplici dimensioni, sia fisiche che sognanti. Il piacere inizia già dagli antipasti figli della tradizione e del Made in Italy come le patate a moneta, leggermente appassite al vapore e immerse, quasi scaraventate nell’olio incandescente diventano petali croccanti, a metà tra la dolcezza e il sapido. Il filetto di baccalà, austero comprimario di tanti elementi vegetali, diventa monumento di sferzante acidità quando gli viene aggiunta la buccia di limone candito che si somma alla sua sapidità. Anche il broccolo romano”.
Anche Rosanna Marziale, chef stellato per il ristorante Le Colonne di Caserta dichiara: “come il buongiorno si vede dal mattino, così il successo di un pranzo o di un cenone natalizio si evince a partire da ciò che viene servito a tavola come antipasto. Da tradizione il baccalà viene proposto in tante case, inserito un po’ dappertutto, ad esempio, nell’insalata dove fa da rinforzo al cavolfiore, alle olive e alle papaccelle, creando un piatto tipico della nostra zona. Altri, invece, inseriscono il baccalà nelle scarole di Natale, fatte con capperi, olive di Gaeta e alici. Oppure c’è chi apre o il pranzo o il cenone con il capitone, in umido, arrostito o marinato: le varianti sono diverse, ma sempre tutte fedeli alla tradizione”.

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