02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

IL BLU NELLE MOZZARELLE? È COLPA DI UN CEPPO BATTERICO. LA SCOPERTA È DEL GRUPPO DI RICERCATORI DELL’AREA DI “ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE” DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA CHE HANNO STABILITO CHE È “FIGLIO” DI UN PESTICIDA

Il blu nelle mozzarelle? È colpa di un ceppo batterico. La scoperta è del gruppo di ricercatori dell’area di “Ispezione degli alimenti di origine animale” del Dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione (Bca) dell’Università di Padova che, per la prima volta, hanno isolato il batterio “figlio” di un pesticida usato in agricoltura.
Lo studio sarà pubblicato sulla rivista scientifica Food Microbiology il cui Editor in Chief è Mary Lou Tortorello, responsabile del dipartimento di microbiologia degli alimenti della Food and Drug Administration (Fda) americana.
Il lavoro del gruppo di ricercatori del dipartimento Bca di Padova ha permesso di caratterizzare i ceppi batterici responsabili dell’alterazione in modo molto dettaglio grazie ad un metodo molecolare appositamente sviluppato per la loro identificazione rapida. Questi batteri appartengono ad un gruppo geneticamente ben distinto della specie Pseudomonas fluorescens, strettamente correlato ad un ceppo che viene usato in agricoltura come pesticida nella lotta biologica sia negli Stati Uniti che in Canada.
“I risultati di questo studio danno un significativo contributo alla comprensione delle reali cause del fenomeno delle mozzarella blu - spiega Barbara Cardazzo, autrice dello studio - e allo stesso tempo forniscono agli operatori del settore e all’autorità competente uno strumento rapido e affidabile per la tracciabilità e l’identificazione dei ceppi batterici causa della colorazione blu con ricadute altrettanto importanti per comprendere la loro provenienza e stabilire adeguate misure di controllo”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli