02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

L’EUROPARLAMENTO CHIEDE LO STOP ALLE COLTIVAZIONI OGM E DI NON RINNOVARE L’AUTORIZZAZIONE DI QUALSIASI VARIETÀ ALLA COMMISSIONE UE, “FINO A QUANDO I METODI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO NON SARANNO MIGLIORATI”. LA SOLUZIONE POTREBBE SPETTARE ALL’ITALIA

L’Assemblea di Strasburgo dice “no” alla coltivazione in Europa di Organismi geneticamente modificati e chiede alla Commissione europea di non fare proposte o rinnovare l’autorizzazione di qualsiasi varietà Ogm, “fino a quando i metodi di valutazione del rischio non saranno stati notevolmente migliorati”. L’appello degli eurodeputati, approvato a larga maggioranza (385 voti a favore, 201 contrari e 30 astensioni), arriva in vista di una prossima decisione dei 28 Stati membri sull’autorizzazione al mais transgenico 1507 dell’americana Pioneer, attesa entro il prossimo 8 febbraio. Il Parlamento europeo non solo chiede di vietarlo, ma sollecita l’esecutivo Ue a non andare oltre i suoi poteri prendendo una decisione in caso dell’ennesimo rinvio da parte degli Stati membri, tenendo conto che mancano “le condizioni per la tutela di particolari ecosistemi, ambienti o aree geografiche”, come prevede la legge.
La stessa Commissione Ue è finita nel mirino dei giudici europei per come ha gestito lo spinoso dossier delle coltivazioni transgeniche: nel dicembre scorso il Tribunale dell’Ue ha annullato l’autorizzazione alla patata Ogm Amflora della Basf - in realtà mai decollata - mentre a settembre è stata giudicata “inadempiente” per aver ritardato la procedura di autorizzazione alla coltura del mais Ogm 1507. Lo stesso mais bocciato oggi dall’Europarlamento e su cui gli Stati membri stentano a trovare la maggioranza qualificata necessaria a decidere.
A dare una soluzione potrebbe essere l’Italia durante il suo semestre di presidenza dell’Ue, rilanciando la proposta di lasciare liberi gli Stati membri se coltivare o meno Ogm. “Sarebbe scandaloso se la Commissione Ue si nascondesse dietro l’assenza di una maggioranza qualificata del Consiglio e passasse oltre il parere del Parlamento europeo per autorizzare la coltivazione di questo mais” ha commentato la liberale francese Corinne Lepage, fra i promotori della risoluzione insieme all’italiano Andrea Zanoni (Pd).
“Prima di proseguire a livello europeo sugli Ogm - afferma Zanoni - bisogna assicurare dal punto di vista normativo che i Paesi contrari al transgenico come l’Italia possano tutelare i propri consumatori”. Una tutela che non sempre l’Europarlamento difende a spada tratta visto che mercoledì scorso ha dato via libera al polline contaminato da Ogm nel miele venduto in Europa senza doverlo obbligatoriamente indicare nell’etichetta, a condizione che non superi la soglia dello 0,9% del prodotto.
Fonte: Ansa

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli