Il caffè, in America - mercato che vale 5 volte quello italiano ed ha un ritmo di crescita del 3-4% l’anno - parla sempre più italiano: si rafforza l’alleanza tra Lavazza e il colosso a stelle e strisce del caffè Green Mountain Coffee Roasters (Gmcr), con l’azienda torinese, simbolo del caffè italiano nel mondo, che investirà ulteriori 105 milioni di dollari confermando l’interesse per il mercato Usa, e fornirà capsule per 20 milioni di famiglie americane. “In un momento di crisi in cui poche aziende investono - spiega l’ad di Lavazza, Antonio Baravalle - noi abbiamo deciso di farlo con l’obiettivo di rafforzare la nostra presenza in Usa”.
Una presenza che si fa sentire anche in ambito culturale: grazie anche a Lavazza, al Guggenheim Museum di New York si è aperta la più grande mostra di sempre sul Futurismo italiano nella Grande Mela, una delle esposizioni di punta del famosissimo museo americano di arte e moderna e contemporanea (di scena dal 20 febbraio al 1 settembre), con 360 opere e più di 80 artisti. Un progetto triennale grazie al quale nel 2015 arriverà a New York anche una mostra di Alberto Burri.
Con l’operazione, completamente autofinanziata con capitale di cassa, Lavazza ha acquistato 1 milione e 400.000 azioni di Green Mountain. “Il mercato americano del caffè vale cinque volte quello italiano e cresce del 3-4% ogni anno”, osserva all’Ansa Baravalle, in questi giorni a New York per l’inaugurazione della mostra al Guggenheim Museum. “Per noi - prosegue - si tratta del mercato più importante in cui investire e sul quale intendiamo incrementare la nostra dimensione nei prossimi anni”. Presente in più di 90 Paesi, oggi Lavazza esporta il 46% della sua produzione. “Il nostro obiettivo - sottolinea - è quello di arrivare al 70% attraverso operazioni di partnership come questa americana”.
Con il nuovo accordo pluriennale raggiunto l’azienda simbolo dell’espresso italiano nel mondo fornirà al colosso americano le capsule per la K-Cup, sistema che eroga anche il caffè filtro, di maggior penetrazione nel mercato americano con una presenza stimata intorno a 20 milioni di famiglie.
“Siamo entusiasti di sviluppare la nostra partnership di successo e di sfruttare una tecnologia unica, come quella di Green Mountain, per portare la qualità delle nostre miscele agli intenditori di caffè in tutto il mondo”, aggiunge Antonio Baravalle. Per l’azienda torinese si tratta di “un passo fondamentale per rafforzare il nostro marchio sul mercato americano”, sottolinea ancora Baravalle. “Ampliamo la nostra collaborazione con la marca di caffè leader in Italia - commenta Brian P. Kelley, presidente e ad di Green Mountain - per offrire ai consumatori i sapori autentici del caffè italiano con il semplice tocco di un pulsante”.
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