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NELL’ITALIA DELLA CRISI, GLI OPERAI CHE RISCHIANO DI PERDERE IL POSTO DI LAVORO, SCOPRONO NUOVE FORME DI RESISTENZA. COME I DIPENDENTI DELLA SEVES, A FIRENZE, CHE PUNTANO SULL’OCCUPAZIONE ARTISTICA, A PARTIRE DAL REALITY CULINARIO “MASTERSEVES”

Nell’Italia della crisi, che vede le proprie piccole, medie e grandi aziende finire in mano straniera, a volte con un piano industriale capace di salvare centinaia di posti di lavoro, altre con il solo obiettivo di spolparne le potenzialità, specie in termini di brevetti, per poi dislocare, le forme di resistenza dei lavoratori che rischiano di perdere lavoro, futuro e dignità, si fanno sempre più fantasiose, oltre che radicali. Come sta succedendo alla Seves, impresa fiorentina dei mattoni in vetro-cemento conosciuta in tutto il mondo, come racconta l’edizione fiorentina del Corriere della Sera, usati per il Palazzo Hermés a Tokio, disegnato da Renzo Piano (ora senatore a vita, coinvolto dai colleghi di Palazzo Madama in questa battaglia), così come per la Stazione Guillemins in Belgio: qui, gli operai hanno puntato sull’occupazione artistica della fabbrica per rispondere al fondo internazionale che preferisce usare i brevetti altrove, a un costo del lavoro più basso. A fianco delle classiche forme di lotta, la risposta alle 97 lettere di licenziamento è stata, appunto quella artistica, anche con l’appoggio della tecnologia e dei social (con tanto di hashtag su Twitter, #viviseves, e sito internet, www.viviseves.it) tra spettacoli di teatro e, persino, un reality di cucina, “SevesChef”: il giudice, si legge sul Corriere, è il fiorentino Fabio Picchi, mago del cibo del Cibreo e del Teatro del sale. A presentare la serata Fabrizio Biggio del duo de “I soliti idioti”. Ai fornelli gli operai, ma anche un assessore, Sara Biagiotti, due rappresentanti delle due parrocchie vicine, un team della Polisportiva di Castello (il quartiere di Firenze dove ha sede la Seves), i commercianti del borgo, i consiglieri di quartiere, un gruppo della Camera del lavoro e gli operai di un’altra grande azienda del territorio flagellata ormai da anni dalla crisi, la Richard Ginori. E, dopo il contest con gli chef, si sta già organizzando gli altri appuntamenti: un concerto di jazz, uno di musica classica, uno spettacolo con Paolo Hendel. “La bellezza salverà il mondo”, è la speranza dei 97 licenziati. Magari partendo dalla Seves ...

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