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ECONOMIA, SALUTE, NUTRIZIONE, SOCIOLOGIA, AMBIENTE: SONO I 5 PILASTRI SU CUI POGGERÀ LA “FONDAZIONE BARILLA CENTER FOR FOOD & NUTRITION”. MA IL PUNTO DI PARTENZA È IL “PROTOCOLLO DI MILANO”, UN ACCORDO GLOBALE SULL’ALIMENTAZIONE E LA NUTRIZIONE

Economia, salute, nutrizione, sociologia, ambiente: sono i 5 pilastri su cui poggerà la neonata “Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition” (www.barillacfn.com), che mantiene e rafforza la propria vocazione a centro di pensiero e di proposte dall’approccio multidisciplinare, per affrontare il mondo della nutrizione e dell’alimentazione. Punto di partenza è il “Protocollo di Milano” (www.milanprotocol.com/www.protocollodimilano.it), un accordo globale sull’Alimentazione e la Nutrizione da sottoscrivere a Expo Milano 2015, presentato all’edizione n. 5 del “Forum on Food & Nutrition”, che si pone tre macro obiettivi: abbattimento del 50% entro il 2020 dell’impressionante cifra di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato nel mondo attraverso campagne mirate ad accrescere la consapevolezza del fenomeno e accordi di lungo termine che coinvolgano l’intera catena alimentare a partire dalla filiera agricola; attuazione di riforme agrarie e lotta alla speculazione finanziaria, con limitazioni all’utilizzo di biocarburanti a base alimentare; lotta all’obesità, con il richiamo all’importanza dell’educazione alimentare sin da bambini e alla promozione di stili di vita sani, sull’esempio praticato da Michelle Obama negli Usa.
Sono tre - come si legge in una nota dell’azienda - i nuovi membri che entrano nel cda della Fondazione: Carlo Petrini, fondatore e Presidente di Slow Food, Paolo De Castro, Presidente Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, e Alberto Grando, Pro Rettore per lo sviluppo dell’Università Bocconi. “Siamo fieri - spiega Guido Barilla, presidente della Fondazione - di avere ottenuto l’adesione di figure così autorevoli all’interno della nostra Fondazione. Insieme a loro, e ai membri dell’Advisory Board, possiamo dare un ulteriore impulso alle azioni del Bcfn, con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete per il benessere futuro delle persone, della società e del Pianeta”.
Tra i principali sostenitori del Protocollo, ci sono proprio due dei nuovi membri del cda, Petrini, che sottolinea come ci sia “un elemento che mi fa riflettere: quanto è poco sensibile la politica internazionale se un Protocollo di tale portata storica nasce su iniziativa di una Fondazione privata? L’ambizione di questo Protocollo merita che la politica non stia ad attendere che altri promuovano progetti nuovi, ma ne sia direttamente coinvolta”; e De Castro: “sono assolutamente convinto che soltanto un forte movimento, che parta dal basso e che sia in grado di raccogliere il più ampio consenso possibile, possa risvegliare la coscienza politica collettiva sui grandi paradossi del sistema agro-alimentare globale”. Aggiunge Riccardo Valentini, membro dell’advisory board, l’organismo garante dei lavori del “Barilla Center for Food & Nutrition”: “credo che se la proposta arriva dalla gente, nessun governo possa esimersi dall’esaminarla e dal fornire una risposta”.
L’appuntamento è quindi a Expo Milano 2015 per raccogliere l’adesione dei Paesi partecipanti, con un forte respiro europeo: “la dedizione al progetto - conclude De Castro - si lega strettamente al mio impegno nell’ambito della partecipazione dell’Unione Europea all’Expo 2015. A questo proposito, sto creando assieme ad altri colleghi deputati, alla Commissione europea e a rappresentanti del mondo privato e della società civile uno steering commitee che proponga idee e contenuti per il padiglione dell’Ue all’Expo. Il Protocollo si inserirà naturalmente in questo processo”.

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