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“GARANTISCO ATTENZIONE SULLA PAC E SULLA BATTAGLIA SUI PRODOTTI ITALIANI. NOI FATTURIAMO NEL SETTORE AGROALIMENTARE LA METÀ DELLE AZIENDE CONCORRENTI CHE UTILIZZANO IL NOME ITALIANO”. PAROLA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MATTEO RENZI

“Garantisco attenzione sulla Pac e sulla battaglia sui prodotti italiani. Noi fatturiamo nel settore agroalimentare la metà delle aziende concorrenti che utilizzano il nome italiano. Un elemento di sofferenza per l’economia, l’occupazione e l’orgoglio italiano”. Parola del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla Camera dei Deputati, che rinnova così l’interesse dimostrato in più occasioni per l’agricoltura e l’agroalimentare del Belpaese. E che raccoglie, indirettamente, l’appello lanciato a più riprese al Governo italiano, anche ai microfoni di WineNews, dal Presidente delle Commissione Agricoltura del Parlamento Ue, Paolo De Castro, a vigilare sugli atti delegati che attueranno in ogni suo aspetto la nuova Politica Agricola Comunitaria, visto il rischio concreto, dai primi provvedimenti e della prime bozze, di veder stravolto, almeno in parte, l’accordo politico trovato in Ue su temi importanti come la definizione di agricoltore attivo, l’accesso agli aiuti accoppiati e, non ultimo per l’Italia, la questione del regime transitorio sui diritti di impianto dei vigneti.
“Le parole del Presidente Renzi - ha commentato il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina - sono la testimonianza dell’attenzione del Governo per il sistema agroalimentare italiano, un settore vitale che rappresenta il 17% del Pil nazionale e una straordinaria opportunità per la crescita del nostro Paese. L’attuazione della Politica Agricola Comune e la difesa del made in Italy rappresentano di fatto le sfide decisive che ci attendono nelle prossime settimane e sulle quali il Ministero delle Politiche Agricole è già al lavoro. Per la Pac l’Italia avrà a disposizione per i prossimi sette anni 52 miliardi di euro di risorse comunitarie. Dovremo utilizzare al meglio queste risorse, per far crescere il comparto agroalimentare e favorire uno sviluppo sostenibile di medio e lungo periodo. La tutela del made in Italy e la sua promozione nel mondo è l’altra sfida decisiva che abbiamo di fronte a noi, sulla quale ci giochiamo un pezzo di futuro. L’Italia su questo settore ha numeri importanti: sono moltissimi i prodotti che esportiamo e anche per questo motivo siamo più esposti al rischio di contraffazione rispetto agli altri Paesi. Il nostro Paese esporta 33 miliardi di euro di prodotti agroalimentari”.

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