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Due milioni e mezzo di api pronte per essere esportate in Finlandia, sequestrate in un apiario di Castellaneta (Taranto), perché affette da “peste americana”, una delle malattie più gravi in apicoltura (ma non pericolosa per la salute umana)

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Due milioni e mezzo di api sequestrate in un apiario di Castellaneta (Taranto), perché risultate affette da “peste americana”, una delle malattie più gravi in apicoltura (ma ritenuta non pericolosa per la salute umana), tanto che l’unica cura considerata sicura è l’incenerimento della famiglia di api e del materiale di contenimento. A dirsporre il sequesttro preventivo delle api, pronte ad essere esportate in Finlandia, il Corpo Forestale dello Stato. Un apicoltore è stato denunciato per “Diffusione di una malattia delle piante o degli animali” e “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”. L’apicoltore di Castellaneta aveva predisposto per l’esportazione in Finlandia circa 2,5 milioni di api vive, in 181 particolari contenitori di legno e rete. Le api avrebbero dovuto raggiungere in giornata l’aeroporto di Fiumicino per il successivo trasferimento aereo in direzione del Nord Europa. Il commercio delle api avviene con vendita a peso. Un “pacco” d’api varia da uno a 1,5 kg e corrisponde a circa 10-15.000 api. Nei controllo, gli uomini del Corpo Forestale hanno accertato che l’allevamento di api era sottoposto a vincolo sanitario, in seguito a denuncia all’Autorità Sanitaria della presenza di “peste americana” negli alveari.

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