“Sono a fianco dei nostri produttori. Europa, se ci sei batti un colpo. I formaggi Dop italiani non possono continuare a subire la concorrenza sleale di prodotti made in Usa che richiamano le nostre denominazioni di territorio, ingannando i loro stessi consumatori e punendo chi da noi si spacca la schiena per offrire qualità al più alto livello mondiale”. Il presidente del Veneto Luca Zaia ribadisce non solo la vicinanza con gli allevatori della regione, ma anche la necessità di una lotta senza quartiere e senza tolleranze all’Italian Sounding, “che ci deruba di una parte del reddito agricolo in nome di una libertà economica che in questi casi va bene solo quando serve alle economie d’oltre oceano. Richiamarsi all’Asiago per dare il nome ad un formaggio californiano è sleale: lo chiamino California, e poi vinca il migliore. Idem per il Grana del Wisconsin o il Provolone di New York”.
“In Veneto - continua - abbiamo un’area di elezione per i formaggi di qualità, dalla montagna alla zona delle risorgive, dove la qualità del territorio e il foraggio per nutrire le vacche da latte sono eccezionali. Lucrare sul nostro lavoro, sulla nostra capacità e sulla nostra tradizione per lucrare sui nostri traguardi e economicamente inaccettabile e moralmente ingiusto. E l’Unione Europea, della quale negli ultimi mesi si è parlato spesso a vanvera, dovrebbe battere i pugni per far valere quelle che sono le nostre regole di qualità, solo teoricamente però tutelate a livello mondiale”.
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