Perché gli italiani scelgono sempre di più la campagna? Perché vi si può fare di tutto: c’è chi in campagna ci passa il tempo in bici, percorrendo strade da cartolina; chi invece ha deciso di portarci i bambini per scoprire che le galline non hanno quattro zampe. O chi ancora, percorrendo le ippovie, ha scoperto sentieri e tipicità inviate da tutto il mondo. Senza parlare di chi ha deciso di recuperare le case di famiglia per staccare la spina dal caos cittadino. L’agricoltura ha assunto un ruolo sociale, dando possibilità di lavoro e integrazione a persone con problemi di varia natura. Insomma, se per un lungo periodo la campagna è stata abbandonata a vantaggio delle città, gli italiani negli ultimi anni hanno riscoperto il piacere di viverla e molto è dovuto al fenomeno dell’agriturismo, unico al mondo grazie a una legge nazionale che dal 1985 (anno della prima legge quadro) a oggi ha sviluppato un sistema di ospitalità, ristorazione, produzione, e che è riuscito a riavvicinare gli italiani alla campagna. A dirlo è un’indagine di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo (Arezzo Fiere, 14-16 novembre, www.agrietour.it), in collaborazione con Fondazione Campagna Amica, su ciò che gli italiani vogliono (e trovano) in campagna.
Se solo il 22% degli intervistati vive in campagna, il resto in città (57%) e in paesi (21%), tuttavia il 60% ha origini legate a villaggi rurali. Dato interessante, tra i desideri nascosti degli italiani ci sarebbe proprio quello di tornare a vivere in campagna (il 32,7%) o comunque avere uno spazio rurale dove poter produrre cibo (il 31,7%). Quello di produrre in autonomia, con un orto a disposizione per esempio, è comunque il sogno di 4 italiani su 10, mentre 7 persone su 10 vorrebbero frequentare assiduamente luoghi legati al settore primario.
Spicca anche l’acquisto di prodotti alimentari nei farmer’s market: il 54,5% dei consumatori lo fa abitualmente e il 48,5% si rivolge direttamente a familiari, amici o aziende ormai divenute un riferimento per la spesa. E l’agriturismo come vacanza è scelto da 1 italiano su 2, tendenza motivata dalla vita degli ambienti rurali (67,3%), dal gustare i prodotti tipici di un territorio (65,3%), magari acquistandoli sul posto. Ed è anche per questo che il settore dell’agriturismo oggi conta oltre 20.000 aziende (erano poco più di 1.000 ad inizio secolo), generando un giro d’affari di oltre 1 miliardo di euro, senza contare l’indotto turistico che anima in territori che prima erano considerati marginali.
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