E’ conosciuto come “Nino ’u ballerino”, perché quando Antonino Buffa - così si chiama in realtà - cucina le panelle, piatto principe dello street food di Sicilia, di cui il ristoratore è considerato un’istituzione, nella sua friggitoria a Palermo, sembra proprio che danzi. Ma ora sarà ricordato anche per l’inedito “cursus honorum”, come lo definisce Il Fatto Quotidiano (che di Buffa ricorda anche l’esser stato vittima di pizzo per estorsione mafiosa), percorso dal ristoratore dalla sua cucina all’Università Bocconi di Milano, dove Chiara Mauri, direttrice del Master of Management in Food & Beverage della Bocconi, lo ha invitato a salire in cattedra per tenere una lezione di fronte a 48 manager e dirigenti di aziende del mondo della ristorazione, spiegando loro, in una “company presentation”, quello che fa nella sua friggitoria. E, soprattutto, preparando le sue famose panelle, ma anche i panini con la milza, nelle cucine “bocconiane”. Ricevendo complimenti anche dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, per aver “rappresentato in maniera straordinaria Palermo alla Bocconi di Milano” ed “il grande valore della tradizione enogastronomica della città, quinta realtà al mondo per qualità e quantità di cibo di strada”, dando visibilità a questa “forma di cultura ed economia tradizionale del nostro territorio”.
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