02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Oggi l’Italia nel mondo è chic e la passione per la sua cucina unisce i Continenti. In Usa c’è un nuovo indirizzo d’alta cucina: “Mulino a Vino” a New York, wine restaurant italiano con cui il superchef Davide Scabin va alla conquista dell’estero

Non Solo Vino
Davide Scabin

Oggi l’Italia nel mondo è chic (parafrasando il celebre critico Philippe Daverio), e lo dimostra la passione per la nostra cucina, che dal Belpaese attraversa le latitudini ed unisce i Continenti. Risultato è che anche i più famosi e stellati chef italiani iniziano a guardare oltreconfine come ad una nuova terra di conquista, in cerca di consacrazione personale ma anche per diffondere la cucina italiana d’alto livello e la sua creatività. In Usa, c’è un nuovo indirizzo per intenditori e neofiti: “Mulino a Vino” a New York, wine restaurant italiano, destinato a far parlare di sé per il menu firmato da Davide Scabin, lo chef patron del Combal.zero di Rivoli, due stelle Michelin, che, dopo i successi in Italia, sbarca oltreconfine per conquistare i palati esteri.
Nel Meatpacking District di Manhattan nel cuore della Grande Mela, al “Mulino a Vino” la dining experience inizia dalla scelta dei vini, tutti italiani. Nella selezione gli ospiti verranno seguiti dal personale di sala in modo informale e easy: l’idea è quella di favorire un approccio nuovo e più friendly al mondo del vino, rivolgendosi al tempo stesso all’intenditore e al neofita. A valorizzare i vini creando un abbinamento perfetto, inedito e tailor made, sono i piatti creati appositamente da Davide Scabin: una carta con proposte che vanno dal Vitello Tonnato, al Polpo alla Luciana, dall’Insalata Skyline, al Miracolo di San Daniele, fino alla Polpetta burger. Con una cucina italiana, al contempo tradizionale, contemporanea e creativa, che strizza l’occhio a quella Usa per un menu innovativo e del tutto originale, che attinge dai grandi classici, ma anche da ricette popolari, secondo la filosofia di uno dei più importanti chef del panorama della ristorazione internazionale. E i piatti non saranno suddivisi, come nei ristoranti italiani, in antipasti, primi o secondi, e sarà possibile ordinare ciascuna portata in porzione small, medium e large.
“Dopo questa apertura - spiega Paolo Meregalli, direttore e proprietario del nuovo locale neeyokese e del “Mulino a Vino” a Monza - inizieremo a lavorare sul prossimo progetto: il french wine restaurant “Moulin à Vin”, che avrà lo stesso concept del Mulino, ma sarà interamente dedicato a vini e cucina francesi”. E anche per questo secondo locale naturalmente, per la parte food ci si avvarrà della consulenza di Scabin, che permane nella sua attività di chef patron del Combal.zero di Rivoli e, parallelamente, prosegue la direzione creativa del Blupum di Ivrea (Torino), la cui cucina è affidata a Barbara Scabin e a Giovanni Ghigo.
Info: www.mulinoavino.com

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli