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Parte dall’“Arca del Gusto” il lungo viaggio dentro il “Salone del Gusto” e “Terra Madre” 2014 di Slow Food: dalla difesa della biodiversità alla scoperta della gastronomia dei cinque Continenti, passando per i Presìdi del Belpaese e lo street food

Non Solo Vino
Salone del Gusto

Uno degli obiettivi che, sin dalla sua prima edizione, nel 1996, si è posto il Salone del Gusto e Terra Madre di Slow Food è quello della salvaguardia dei prodotti a rischio di estinzione. Nasce così l’Arca del Gusto, da cui partirà anche il viaggio dentro al Salone 2014 (a Torino dal 23 al 27 ottobre): in uno spazio in Oval di Torino, che ospita “Terra Madre”, ci saranno migliaia di cereali, frutti, formaggi, legumi, pani, dolci e altri prodotti provenienti da 60 Paesi, che illustrano la varietà della nostra biodiversità. E, proseguendo con la tradizione iniziata nel 2013 alla rassegna dei formaggi a “Cheese, ognuno può far salire a bordo il prodotto che più gli sta a cuore. Poco distante, la “Casa della Biodiversità” propone conferenze e degustazioni per fare il giro del mondo con i progetti della “chiocciola”.
Colori, profumi e sapori dai cinque Continenti saranno invece i protagonisti della Cucina di Terra Madre: ad alternarsi ai fornelli, chef da 40 Paesi che sostengono ogni giorno le Comunità del cibo, trasformando con creatività i prodotti della propria terra. Grazie a loro, ogni ricetta è un lungo viaggio alla scoperta della gastronomia africana, i colori dell’Oriente, i gusti intensi del Sud America, le specialità dell’Europa, del Nord America, dell’Oceania.
L’intero padiglione accoglie la rete di Terra Madre e i Presìdi internazionali, in cui i pescatori, gli agricoltori di piccola scala e i rappresentanti delle Comunità espongono i propri prodotti, raccontandone storia e tradizioni. Per la prima volta accogliamo il miele della Comunità kenyota di Ogyek, il turco tulum di Divle, formaggio erborinato che stagiona in grotta, e le antiche varietà di mele bosniache. Per non parlare poi dei sette Presìdi provenienti dai Paesi Baschi, tra cui il pecorino dei Pirenei francesi e la ciliegia d’Itxssaou.
Chi si trovasse in Oval dalle parti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche poco prima di cena può partecipare a uno degli Eat-in organizzati dagli studenti della Condotta dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Temi delle quattro cene (un evento gastronomico e allo stesso tempo politico) sono: un viaggio per i Pani del mondo, il 23 ottobre, la Cena nel Buio (con ospiti bendati), il 24 ottobre, tutti gli “scarti” Dalla Testa alla Coda, il 25 e 26 ottobre, per sperimentare insieme i trucchi dello Spreco Zero. La navigazione prosegue, quindi, nell’area dedicata alle Cucine di strada, simbolo della gastronomia locale più sincera. Qui ci si può concedere una pausa, con le baked potatoes, fiore all’occhiello degli italianissimi Poormanger, le immancabili bombette e olive all’ascolana, le preparazioni a base di frutta degli originali Mescè e, per finire in dolcezza, una tigella farcita di crema alla nocciola di LaTigellina.com. Cibo di strada per eccellenza, torna anche quest’anno la Piazza della Pizza, in cui, grazie alla collaborazione con Associazione Verace Pizza Napoletana, si sfornano i grandi classici della tradizione e le creazioni di grandi pizzaioli. Si brinda al Salone del Gusto e Terra Madre con un vino scelto nella vicina Enoteca, che propone centinaia di etichette aderenti al Progetto Vino di Slow Food e selezionate dalla Banca del Vino di Pollenzo.
Si arriva così ai padiglioni che ospitano il Mercato italiano, dove ogni regione presenta i prodotti più rappresentativi e sfiziosi. Una bella passeggiata tra gli stand offre la possibilità di conoscere gli artigiani, approfondire le filiere più interessanti, sperimentare nuovi sapori e scoprire nuove idee. Fanno il loro ingresso al Salone curiosi Presìdi della nostra penisola: la piemontese cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto, il melo decio di Belfiore dal Veneto e le lucane soppressata e salsiccia del Vallo di Diano. Per ogni Presidio un’etichetta narrante ideata da Slow Food arricchisce la degustazione e l’acquisto di informazioni su produttori, razze e tecniche di produzione utilizzate.
Tornano anche i Personal shopper, studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che propongono diversi percorsi nel Mercato per capovolgere la prospettiva dalla quale si guarda abitualmente il mondo del cibo e soddisfare le più originali curiosità gastronomiche. Tra le proposte, un tour enogastronomico tra otto regioni italiane, alla scoperta di territori lontani e insoliti, o una full immersion nella filiera di pane, miele, cioccolato e birra. Concludiamo il nostro viaggio con una sosta gourmande all’Osteria dell’Alleanza, in cui si alternano gli chef parte del progetto Alleanza Slow Food dei cuochi, che si propongono di valorizzare nelle loro preparazioni i prodotti del territorio e i Presìdi Slow Food.
Info: www.salonedelgusto.itwww.slowfood.it 

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