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Vale 1 miliardo di euro la contraffazione a tavola. E Coldiretti lancia anche l’allarme sul souvenir enogastronomico, il più gettonato da turisti italiani stranieri ma, a causa della crisi economica, sempre più spesso “taroccato”

La contraffazione fattura oltre un miliardo in Italia nell’alimentare dove al danno economico ed occupazionale si aggiungono i rischi per la salute. Lo dice Coldiretti sui dati del Ministero dello Sviluppo Economico, nell’esprimere apprezzamento per i risultati dell’operazione “Spiagge sicure” della Guardia di Finanza.

“I rischi della contraffazione alimentare - ricorda Coldiretti - aumentano d’estate con il souvenir enogastronomico, che con la crisi è diventato il più gettonato e quindi anche spesso “taroccato”. Per 7 cittadini su 10 - ricorda l’organizzazione - le contraffazioni a tavola sono quelle più temute perché hanno pericolosi effetti anche sulla salute ma anche perché spesso a differenza degli altri prodotti, la vendita di prodotti taroccati avviene sempre all’insaputa dell’acquirente.

Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano l’efficacia del sistema di controlli in Italia contro un crimine particolarmente odioso perché - si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa a causa della crisi e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo dietro i quali spesso si nascondono infatti ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi sui quali è importante garantire maggiore trasparenza.

Per questo occorre studiare a fondo il fenomeno per supportare l’ottima e costante attività delle forze dell’ordine e stringere le maglie larghe della legislazione nazionale e comunitaria, con l’estensione a tutti i prodotti dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime impiegate negli alimenti. Il pericolo frodi riguarda anche il souvenir enogastronomico del luogo di vacanza che è sempre bene verificare con attenzione”.

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