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“Expo delle Idee” - Il Papa: “La terra non è un’eredità, ma un prestito che ci fanno i nostri figli perché noi la custodiamo e la proteggiamo...”. Ed ancora: “lo spreco, lo scarto e il consumo eccessivo sono davanti ai nostri occhi...”

Il Papa Francesco ha anche espresso uno dei pensieri più semplici ma anche più belli e più forti dell’“Expo delle Idee”, al quale forse spesso nessuno pensa: “la terra non è un’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri genitori, ma un prestito che i nostri figli fanno a noi, perché noi la custodiamo e la proteggiamo. Siamo custodi della creazione, custodi dell’ambiente, non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo mondo”.
Come sempre, Papa Francesco è andato dritto ad un altro punto, volgendo lo sguardo ai più deboli, con alcuni suggerimenti pratici: “diciamo no a un’economia basata su esclusione e disuguaglianza. Non è possibile che non faccia notizia un anziano che muore assiderato perché costretto a dormire per strada ma lo sia un abbasso di due punti della borsa. E siate testimoni di carità: lasciatevi guidare dalla dignità della persona umana e dal bene comune”. E poi, rivolgendosi direttamente ai cuori, ha continuato: “siate coraggiosi, non abbiate timore di farvi coinvolgere per difendere la nostra Terra. Come mi ha detto un contadino qualche tempo fa: “Dio sempre perdona le offese e gli abusi, gli uomini perdonano a volte, la terra non perdona mai. La terra non è un’eredità, ma un prestito che ci fanno i nostri figli perché noi la custodiamo e la proteggiamo”.
Papa Francesco ha, quindi, rivolto un invito “a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità politica, economica e sociale di essere custodi di noi stessi e degli altri, non dobbiamo avere paura di custodire la terra con bontà e con tenerezza”. Il Pontefice ha anche invitato a “custodire la madre terra affinchè non risponda con la distruzione: dinanzi ai beni della terra siamo chiamati a non perdere mai di vista l’origine e la finalità di tali beni”, che servono “a realizzare un mondo equo e solidale. La terra ci e’ stata affidata per dare il necessario a ciascuno per vivere.
La chiusura del Pontefice è da manuale: “oggi viviamo il paradosso dell’abbondanza: c’è cibo per tutti ma non tutti possono mangiare, mentre lo spreco, lo scarto e il consumo eccessivo sono davanti ai nostri occhi”.

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