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I sapori italiani sono amati in tutto il mondo, e dopo il vino è record nelle esportazioni anche per i formaggi, che nel 2014 hanno raggiunto i 2,2 miliardi di euro, a +4,8% sul 2013, per 331.000 tonnellate, a +3,3%. A dirlo l’Ismea

Non Solo Vino
Formaggi Italia: export record, nel 2014, 2,2 miliardi di euro. Lo dice Ismea Servizi

I sapori italiani sono amati in tutto il mondo, e non c’è solo il vino, prodotto di punta del made in Italy, a far segnare record su record nelle esportazioni. Un altro settore che vola è quello dei formaggi, che nel 2014 hanno raggiunto la quota export di 2,2 miliardi di euro, a +4,8% sul 2013, per 331.000 tonnellate, a +3,3%. E questo, sottolinea un analisi di Ismea, nonostante le ricadute della crisi in Ucraina abbiano quasi dimezzato le spedizioni alla volta di Mosca, e un euro ancora forte non favorito gli acquisti in Usa (-5,7% in volume sul 2013).
“Un nuovo stimolo - sottolinea l’Istituto - è arrivato, invece, dai mercati dell’Est Europa, in particolare Polonia, Repubblica Ceca e Romania, destinazioni che hanno visto crescere l’export italiano in volume rispettivamente del 18%, 9%, e 22%. Performance interessanti, seppure in corrispondenza a quote di mercato ancora esigue, si sono evidenziate in Cina (+41%), Corea (+26%) e negli Emirati Arabi Uniti (+28%). Quanto ai principali Paesi clienti, si è registrata una dinamica positiva in Francia (4,3%), Germania (+6,5%) e Regno Unito (+1,9%)”.
Tra i diversi segmenti si evidenzia un buon andamento per i formaggi freschi (+3,1% in volume), i grana a denominazione (+3,4%), per il provolone (+7,2%), gorgonzola (+2,7%) e i formaggi grattugiati (+9,7% in volume).
“Considerando i principali mercati di destinazione - sottolinea Ismea - emerge una crescita per i freschi soprattutto in Germania (+8,2% in volume) e in Francia (+7,0%), a fronte di una flessione nel Regno Unito (-2,5%). Grana Padano e Parmigiano Reggiano, di contro, hanno registrato l’incremento maggiore oltremanica (+9,1%), mentre sono aumentati meno sul mercato tedesco e transalpino (rispettivamente +3,7% e +2,1%) e hanno accusato una battuta d’arresto negli Usa (-5,2%). Il Gorgonzola, infine, è stato molto più apprezzato nei Paesi Bassi (+13,9% in volume) e nel Regno Unito (+7,3%)”.

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