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Dall’Osteria di Sant’Andrea in Percussina dove sedeva Machiavelli a Al Graspo de Ua a Venezia con il tavolino di Hugo Pratt, ecco gli affascinanti “Locali storici d’Italia” (è uscita la Guida 2015) dove i più grandi personaggi hanno scritto la storia

Dal Ristorante Zeffirino di Genova, con i tavoli dove pranzò Frank Sinatra e s’innamorò del pesto, al ristorante Al Graspo de Ua con il tavolino e la saletta frequentati da Hugo Pratt a Venezia, dall’Osteria di Sant’Andrea in Percussina a San Casciano Val di Pesa dove sedeva Niccolò Machiavelli a Giuseppe Verdi che si presentava sempre al bancone della Confetteria Romanengo di Genova. Sono solo alcune delle storie affascinanti dei “Locali storici d’Italia”, gli indirizzi della memoria segnalati nella Guida 2015 dell’Associazione che riunisce ristoranti, caffè letterari e alberghi, frequentati dai più illustri personaggi della storia, che, seduti ai tavolini, hanno mangiato, sorseggiato discusso, creato e tramato, mentre dormendo nelle camere, hanno amato e litigato, e che grazie a loro sono diventati immortali.
La Guida ai “Locali storici d’Italia” è un percorso inedito per scoprire e rivivere in prima persona dove hanno sostato i grandi della storia. Sandro Pertini, quando era direttore del Lavoro, teneva sempre riunioni volanti di redazione nella saletta del Caffè Mangini di Genova. Winston Churchill amava dormire nella camera 310 del Grand Hotel di Gardone, e, sempre Verdi, nella suite 105 del Grand Hotel et de Milan a Milano, Alfred Hitchcock nella 133 del Grand Hotel Villa d’Este a Cernobbio, mentre Ernerst Hemingway dormiva alla 107 dell’Hotel de La Poste a Cortina, e Sinatra amava la supersuite del Principe di Savoia di Milano.
Giunta all’edizione n. 39, la Guida presenta anche cinque nuovi storici locali. Il Grand Hotel Tremezzo, 1910, di cui è proprietaria Valentina De Santis, splendido Liberty sul Lago di Como con la suite dove sostò Greta Garbo negli Anni Trenta, e il Ristorante Zeffirino di Genova, 1939, dello chef-patron Luciano Belloni. Poi, tre locali di Venezia: l’Hotel Ala, 1940, di proprietà della famiglia Salmaso, dove, quand’era hôtel particulier di una nobile stirpe, ebbe luogo “L’affare dei russi”, fatto di cronaca nera che appassionò tutt’Europa nel 1910; il Ristorante Al Graspo de Ua, 1849, di proprietà Alessandro Mazzetto; il Ristorante A la Vecia Cavàna, 1912, di proprietà e in gestione della famiglia Marsilli, unico e irripetibile, nato in una tipica rimessa per gondole e barche di cui ha conservato l’ambiente.
Edita dall’Associazione Locali storici d’Italia, nata nel 1976 e presieduta da Giuseppe Nardini di Bassano, la guida (320 pagine bilingue italiano-inglese) è illustrata al tratto dal pittore Gianni Renna, come usava nelle guide ottocentesche, e diretta da Claudio Guagnini. Viene distribuita gratuitamente dall’Associazione, sodalizio culturale senza scopo di lucro con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il solo contributo delle spese di spedizione, ed è disponibile nei locali associati.
Info: www.localistorici.it

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