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I “supereroi” dell’Expo: un tableau vivant di 21 uomini e donne che hanno fatto impresa grazie a un’intuizione felice rinnovando la tradizione con creatività uniti dall’amore per la propria terra, simboleggiano la “Potenza del Saper Fare” dell’Italia

Dall’artefice del rilancio dell’Sagrantino di Montefalco Marco Caprai, che ha saputo recuperare un’uva scomparsa in un antico monastero in Umbria, alla “signora della liquirizia” Pina Amarelli per la Calabria, dall’“enfant prodige della cucina made in Italy” Lorenzo Cogo per il Veneto, a Josko Gravner, uno dei padri della “viticoltura rigorosa” in Italia per il Friuli Venezia Giulia, dal tristellato chef Niko Romito, ai fornelli e in cattedra per avviare giovani talenti nella sua scuola in Abruzzo, ad Harald Grasser, le cui verdure prodotte in permacultura in Alto Adige sono le predilette dai più grandi chef, da “madame olio” Lucia Iannotta per il Lazio, alla “regina della pasta” Susanna Moccia, della fabbrica della Pasta di Gragnano per la Campania. Sono questi solo alcuni dei “supereroi” che l’Italia, nel suo Palazzo Italia all’Expo 2015 a Milano, mostra al mondo in un vero e proprio tableau vivant che li riproduce come “statuine”. Chi sono? Ventuno uomini e donne, uno per ogni Regione italiana, che hanno fatto impresa e trovato soluzioni, grazie ad intuizioni felici rinnovando la tradizione, di cui sono profondi conoscitori e custodi, con creatività, uniti dall’amore per la propria terra che hanno contribuito ad innalzare, rispettandola. Storie di professionalità applicata degli italiani, che simboleggiano la “Potenza del Saper Fare”, una delle quattro potenze (insieme alla bellezza, al limite e al futuro) con cui l’Italia rappresenta la sua identità all’Esposizione Universale.
Ma vi sono anche, per citarne ancora altri, Giuseppe Pedroni, presidente dell’aceto balsamico “Oro nero di Modena” per l’Emilia Romagna, e Massimiliano Brambilla delle Vigne Olcru Pavia per la Lombardia, la produttrice di olio biologico Francesca Petrini per le Marche, e Federico Grom delle gelaterie Grom per il Piemonte, l’imprenditrice di agricoltura biodinamica Carla La Placa per la Sicilia, e l’apicoltore Andrea Rosani per il Trentino, passando per Petrova Radoslava, fondatrice di una cooperativa di pesca femminile in Toscana. Insieme compongono un’installazione di sculture, che racconta 21 storie del nostro “saper fare”, in una rappresentazione ultramoderna di professioni capaci di rappresentare le attività economiche più significative e distintive del territorio, con in comune l’amore profondo, rispettoso e incondizionato, per la propria terra e ciò che essa produce.

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