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Expo, per la Fao “è possibile sconfiggere la fame, ci siamo posti l’obiettivo “fame zero” entro il 2025. L’agricoltura sostenibile è un driver fondamentale”. Ban Ki-moon: “possiamo farcela”. Greenpeace: “Carta di Milano inutile se sistema non cambia”

“È possibile sconfiggere la fame nell’arco di qualche decennio”, a livello internazionale “ci siamo posti l’obiettivo “fame zero” entro il 2025”. Lo ha detto il direttore generale della Fao, Josè Graziano da Silva, intervenendo al Forum Internazionale dell’Agricoltura oggi a Expo Milano 2015, alla presenza di oltre 115 Paesi, di più di 50 Ministri dell’Agricoltura e 370 delegati. Per raggiungere questo scopo, ha continuato, “serve un viaggio da fare tutti insieme. L’agricoltura è un driver fondamentale per la lotta alla povertà e alla fame nei Paesi in via di sviluppo” ma deve diventare “sostenibile. Il cambiamento climatico è una minaccia anche alla sicurezza alimentare. Dobbiamo fare un cambiamento, l’agricoltura e i sistemi alimentari devono puntare sulla sostenibilità e ridurre lo spreco alimentare e creare prodotti “amici” dell’ambiente”. Un obbiettivo possibile, per il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon: “la sfida “fame zero” fa riferimento a voi di Expo 2015: possiamo farcela, l’importante è collaborare”. Sulle loro teste, intanto, con uno striscione di quasi 200 metri quadrati con su scritto “L’agricoltura industriale fa male al pianeta, invertiamo la rotta” e un dirigibile che sorvola il cielo di Milano, Greenpeace chiede un cambiamento radicale dell’attuale sistema agricolo e di produzione del cibo, definendo la Carta di Milano, il documento che aspira ad essere l’eredità morale di Expo, “l’ennesimo e inutile “pezzo di carta” se in Europa e nel mondo si continuerà a finanziare il sistema agricolo industriale, a scapito di pratiche veramente sostenibili”.
In un messaggio video in apertura del Forum internazionale dell’Agricoltura a Expo, il segretario Onu Ban Ki-moon ha ricordato che “il mondo produce abbastanza cibo, ma una persona su nove non ne riceve abbastanza”. E proprio mentre ai Ministri dell’agricoltura, invitati al Forum, viene presentata la Carta di Milano, il documento che aspira a diventare l’eredità di Expo, il dirigibile di Greenpeace sorvola il cielo: “ogni ora 269 tonnellate di pesticidi vengono disseminate sul Pianeta - ha detto Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura sostenibile di Greenpeace Italia - e questo è soltanto uno dei sintomi di un sistema fallimentare fortemente dipendente da fitofarmaci e fertilizzanti, caratterizzato da monocolture intensive, Ogm e controllato da un ristretto gruppo di multinazionali. Non possiamo più aspettare: serve un impegno reale e concreto per promuovere un’agricoltura davvero sostenibile”. Secondo Greenpeace “è necessario un cambiamento radicale dall’agricoltura industriale verso un modello ecologico che metta al centro le persone e gli agricoltori”.

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