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“Fare di più con meno è la sfida industriale, sociale, scientifica che sta cambiando i mercati. La Green Economy è già vettore del Pil”. Così il Presidente della Repubblica Mattarella oggi ad Expo. “L’agricoltura oggi contribuisce alla ripresa economica”

“L’economia del futuro sarà più circolare. Occorre aumentare l’efficacia del processo produttivo facendo di più con meno, incentivando il ri-uso, riducendo gli scarti, l’impatto ambientale, le emissioni di gas serra, aumentando le quote di energia rinnovabile. Questa è tutt’altro che una rassegnata decrescita. Al contrario, questa è la sfida che sta già cambiando i mercati”. Una sfida “industriale, sociale, scientifica”, ma nella quale “la green economy è fin d’ora un vettore importante del Pil italiano ed europeo. Lo sarà sempre di più. La qualità europea è chiamata a misurarsi in questa competizione, perché sarà decisiva al fine di rilanciare il modello sociale del Continente e di dare un contributo importante al mondo intero nel secolo da poco iniziato” ed “Expo sta dimostrando che l’Italia vuole dare il meglio anche in questo campo”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ufficiale a Expo 2015 a Milano nella Giornata Mondiale dell’Ambiente promossa dall’Onu e ospitata quest’anno dal Governo italiano. E tra i settori in cui più si sperimenta la Green Economy, “l’agricoltura - ha sottolineato Mattarella - per anni considerata “vecchia”, oggi contribuisce alla ripresa economica e al lavoro dei giovani. È un settore fondamentale per la nostra innovazione e la qualità passa da qui”.
Il cibo, al cui tema è l’Expo è dedicata, “è un grande patrimonio culturale e il mondo in cui coltiviamo la terra, produciamo, distribuiamo e consumiamo cibo definiscono la nostra civiltà”, e per questo “vogliamo che Expo lasci il segno” ha sottolineato Mattarella, definendola “un successo”, “la dimostrazione che l’Italia vuol dare il meglio di sè a questa sfida” e “il risultato del lavoro di tutti, vetrina importante per il Paese, perché espressione del sistema Italia, che continuerà a trasmettere i suoi messaggi oltre la sua durata perché “qui con il contributo di tutti si sta scrivendo una pagina di storia dell’umanità”.
Messaggi affidati prima di tutto alla Carta di Milano, il documento che rappresenta l’eredità morale dell’Expo italiana che il Presidente ha firmato, e che, ha detto, “speriamo la firmino in tanti”, “perché lancia segnali importanti ai Governi”.
“Vogliamo far crescere la generazione “fame zero” e sappiamo che l’impegno comunicativo e culturale ha bisogno di grandi ideali” ha aggiunto Mattarella, ricordando che 2 miliardi di esseri umani nel mondo non dispongono di cibo sufficiente o sicuro e, per contro, altrettanti sono sovrappeso. “L’obiettivo di cancellare definitivamente la fame nel mondo ci impone un salto. La nostra ambizione è che Expo aiuti la rincorsa per questo salto”.
“Abbiamo tanto da fare insieme - ha sottolineato il Presidente nel suo intervento all’Expo, dove aver inaugurato le opere realizzate dello scenografo tre volte Premio Oscar Dante Ferretti per raccontare il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” - il consumo responsabile e l’affermazione del diritto al cibo non riguardano solo i Governi degli Stati, ma tutti i cittadini”. E se possiamo premiare le produzioni virtuose, “da consumatori possiamo condizionare e non esser condizionati dal mercato. Tra i nostri doveri c’è quello di ridurre gli sprechi. I prodotti prossimi di scadenza possono esser distribuiti tra i bisognosi. Lo spreco è un insulto alla società e al bene comune”. E, riferendosi all’Italia, ha aggiunto infine Mattarella, Paese con più Patrimoni Unesco, di cui fa parte anche la Dieta Mediterranea, “sta alla nostra responsabilità difenderla e promuoverla, arricchirla nell’innovazione e tutelarne la biodiversità”.

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